Con un gesto che vale più di mille parole, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Ladispoli ha annunciato di voler devolvere, fino alla fine della legislatura, il proprio gettone di presenza a favore dei Servizi sociali.I consiglieri comunali Giovanni Ardita, il suo capogruppo Raffaele Cavaliere e la consigliera Daniela Marongiu Delegata alle barriere architettoniche, rinunceranno dunque al compenso per presenza in Consiglio Comunale e nelle Commissioni ai servizi sociali fino al 2022.
“Un intervento del sindaco Grando – dice Ardita – ha ampiamente documentato chi in passato abbia realmente tagliato i fondi ai Servizi Sociali e come l’Amministrazione di Centro destra, dal 2017 ad oggi, abbia mantenuto e migliorato i servizi nel reperire i fondi per mantenere le prestazioni agli utenti. Non si può rimanere indifferenti alla presenza di una massa di gente, con molte persone disagiate in carrozzina che protestano davanti al Comune e poi entrano con molte difficoltà nell’Aula Consiliare per incontrare il Sindaco Grando e chiedere spiegazioni. Sono persone che meritano rispetto ed attenzione.
Ma accanto alla comprensibile lamentela delle famiglie dei disabili, non possiamo non puntare l’indice contro la grande strumentalizzazione becera di una politica attenta ad alcune tematiche solo nei momenti di convenienza. Nel lontano 2010, per un bilancio della Giunta di Centro sinistra, presentai un emendamento addirittura suggerito da una cooperativa sociale di sinistra per recuperare il contributo tolto all’assistenza domiciliare ai disabili. Chi è cresciuto nella Destra sociale come me, è sempre sensibile alle tematiche sociali, il taglio alle ore di assistenza alle famiglie in difficoltà e con persone disabili lo ritengo un passo difficile da fare. Siamo certi che il sindaco Grando si sforzerà affinchè si trovino dei fondi per coprire il servizio. In Comune all’ufficio ragioneria protocolleremo la richiesta di donare tutti i nostri gettoni di presenza in Consiglio comunale e Commissioni fino alla fine della legislatura al settore servizi sociali assistenza alle famiglie disabili in particolare. Nella politica vicina ai problemi quotidiani di tutte le famiglie, una scuola, un ponte, una strada ed in questo caso i servizi sociali con l’assistenza ai più deboli, non sono cose di destra o di sinistra, ma sono problemi che dovrebbero essere a cuore di tutta la collettività”.