L’amministrazione comunale rende noto che il sindaco Alessandro Grando ha revocato l’ordinanza di non potabilità, in vigore dalle 20:00 di lunedì 17 giugno, emessa per motivi precauzionali in occasione dei lavori conclusivi per la realizzazione del nuovo pozzo idropotabile in località Statua. Resta per ora in vigore l’ordinanza di non potabilità nel quartiere Monteroni e per tutte le utenze fornite direttamente dal pozzo Statua. Dove l’entrata in funzione del nuovo pozzo potrebbe a breve risolvere il problema.
“I test effettuati – ha detto il consigliere delegato alle risorse idriche, Filippo Moretti – hanno dato esito favorevole ed ora l’acqua è tornata ad essere potabile. Siamo pienamente consapevoli del fatto che l’ordinanza di non potabilità emessa nei giorni scorsi abbia portato dei disagi alla cittadinanza ma il passaggio doveva essere effettuato in maniera controllata e in totale sicurezza sanitaria. Ringraziamo i cittadini e i gestori delle attività commerciali che hanno sopportato questo disagio organizzandosi in proprio per sopperire alla mancanza di acqua potabile o utilizzando quella messa disposizione con le autobotti. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto di tutto per ridurre al minimo i tempi del lavoro e soprattutto abbiamo fatto in modo che non venisse meno la pressione e l’erogazione dell’acqua per tutti gli altri usi. Vorrei ancora una volta sottolineare la professionalità dei tecnici di Flavia Servizi, che hanno accelerato il più possibile i lavori, e quella dello staff di professionisti comunali e privati che ha fornito il supporto amministrativo e scientifico. Nei prossimi giorni – ha concluso Moretti – si eseguiranno gli ultimi test sul nuovo pozzo Statua fino alla sua entrata in funzione che, è bene anticiparlo, non comporteranno altri disagi per la popolazione. Si saprà, inoltre, se con l’acqua fornita sarà risolto anche il problema della non potabilità ai Monteroni. Grazie a questa opera Ladispoli potrà aspirare ad avere una piena autonomia e un sostanziale risparmio nella gestione dell’acquedotto, in una situazione generale nella quale, soprattutto nel periodo estivo, molti comuni soffrono di carenza idrica e pagano bollette degli alti costi.”