Il vice sindaco Zito ribadisce la volontà
Di aprire la coalizione a determinate condizioni
Si dice spesso che le parole sono pietre. E quelle rilasciate alla stampa locale dal vice sindaco di Cerveteri sono macigni che piombano sulla campagna elettorale. Perché Giuseppe Zito non è un amministrazione “comparsa” del comune di Cerveteri, ma uno dei padri fondatori di questa coalizione che dopo 24 anni riuscirà a centrare un obiettivo quasi inedito nella storia del municipio di piazza Risorgimento. Dall’entrata in vigore della legge sull’elezione diretta dei sindaci nel 1993, l’amministrazione Pascucci sarà la seconda a completare i 5 anni di mandato elettorale. Tutte le altre infatti, esclusa la maggioranza delle liste civiche del sindaco Ramazzotti, sono regolarmente cadute lungo il percorso sotto i colpi delle firme di consiglieri dimissionari che per quattro volte hanno consegnato Cerveteri nelle mani di un commissario prefettizio. L’intervento del vice sindaco rappresenta uno spartiacque molto netto nell’evoluzione della campagna elettorale, l’apertura del sindaco Pascucci al Partito democratico per una coalizione omogenea di Centro sinistra non può che passare per un processo di decantazione dopo mesi di stucchevoli polemiche politiche. Senza mezzi termini il vice sindaco ha illustrato quella che sembra essere la linea guida della coalizione che proporrà la candidatura di Pascucci alle elezioni di primavera del prossimo anno.
“Ho riflettuto molto prima di intervenire nello sterile dibattito avviato da una piccolissima minoranza del Partito Democratico – afferma Zito – in merito all’ipotesi di una candidatura a sindaco di Cerveteri di Pietro Tidei, addirittura ipotizzando un’eventuale partecipazione a delle fantomatiche primarie. Qualcuno non ha capito che qualsiasi ipotesi di allargare il perimetro della coalizione deve passare al vaglio delle attuali forze di maggioranza. Parliamo di una coalizione che 5 anni orsono fece una scelta estremamente coraggiosa, quella di presentarsi da sola, senza allearsi con i grandi partiti. Questa scelta fu ampiamente premiata dai cittadini. E ci sono due risultati fondamentali che l’elezione del sindaco Pascucci ha prodotto. Con una sola elezione il 95% della classe politica storica di Cerveteri è stata estromessa dalla scena pubblica, e poi è stato sfatato il mito per cui a Cerveteri un sindaco non può completare il mandato. E’ chiaro che un pezzo del sistema politico che è stato spazzato via non ci sta ad estinguersi e si ingegna per rientrare in carreggiata. In questo scenario Pascucci ha saggiamente lanciato la volontà di ricomporre il quadro del Centro sinistra. Facendo saltare i piani di una piccola corrente del Pd che ha improvvisamente indossato i panni di moralisti, lanciando la provocazione della candidatura a sindaco dell’avvocato Tidei. Personaggio, se non ricordo male, eletto sindaco di Civitavecchia nel maggio 2012, caduto a novembre 2013. Sconfitto da 5 Stelle quando si è ricandidato. E prima ancora, nel maggio del 2005 era stato eletto sindaco di Santa Marinella, anche qui cadde nell’ottobre del 2007, sempre perché sfiduciato dalla propria maggioranza. Parlo di provocazione perché penso che l’intento di chi ha lanciato la candidatura di Tidei fosse quello di bruciarla mirando invece ad avanzare l’ipotesi delle primarie nel Centro sinistra. Strumento tipico della vecchia politica che cerca una strapuntino di potere per sopravvivere”.
Ma come saranno i rapporti col Partito democratico di Cerveteri?
“E’ evidente che questo sindaco – prosegue Zito – abbia avviato un cambiamento radicale per questa città, un lavoro che darà i suoi risultati a breve, medio e lungo termine. Un lavoro che mi sembra sia stato apprezzato pubblicamente da una larga parte del Partito Democratico. Lavoro che vogliamo completare con Alessio Pascucci per un semplice motivo, perché ha dimostrato di essere in grado di garantire il rispetto del programma elettorale e dei rapporti di fiducia nella maggioranza. Noi non abbiamo intenzione di fare le primarie perché un Ssindaco ce l’abbiamo e ha dimostrato capacità e professionalità, non solo a Cerveteri. Ricordo a solo titolo di esempio: la nomina a Vice Presidente dell’Associazione Italiana Siti Unesco, di Presidente di Italia in Comune, la recentissima elezione a consigliere dell’Area Metropolitana di Roma Capitale. Il Partito Democratico, oggi commissariato, è libero ovviamente di scegliere la propria strada. Ma deve sapere che questa amministrazione la rottamazione l’ha fatta sul serio. Pertanto voglio che sia anche chiaro che siamo pronti ad aprire le porte al PD solo a condizione che il PD faccia la sua rottamazione”. Non siamo affezionati ai simboli ma alla credibilità delle persone e ai loro valori”.