Maledetta primavera

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Quali sono rimedi alimentari per contrastare i malesseri legati al cambio di stagione?

di Alfonso Lustrino

Con l’arrivo della primavera molti di noi percepiscono senso di stanchezza, difficoltà a sostenere i ritmi della giornata, apatia, ma anche difficoltà di concentrazione, mal di testa, problemi digestivi, spesso insonnia, irritabilità e sbalzi di umore. La stagione fredda si è conclusa e le ore di luce aumentano, la temperatura sale e arriva anche l’ora legale che scombussola ulteriormente il nostro orologio interno. Questi cambiamenti sono una sorta di stress perché ci portano a modificare di molto i ritmi giorno/notte: stiamo più ore svegli, camminiamo di più, ci muoviamo maggiormente, ceniamo più tardi ecc. Inoltre, per molte persone già di base ipotese, l’aumento di temperatura crea un ulteriore abbassamento di pressione e ci si sente ancora più stanchi. In inverno, con le giornate più corte, l’organismo produce più melatonina (detto anche «ormone del sonno»), che stimola il letargo negli animali e favorisce nell’uomo l’accumulo di grasso. In primavera, con l’aumento della luce, viene prodotta più serotonina (l’«ormone della felicità»), che influisce su psiche e fisico, agevolando le variazioni comportamentali e alimentari. L’aumento di serotonina stimola il sistema nervoso autonomo, che alza il metabolismo basale, con un maggior consumo di calorie. Bisogna dare il tempo al nostro orologio interno di adeguarsi a questi cambiamenti. In inverno l’attività fisica cala, si tende a mangiare cibi più pesanti e calorici e a passare più tempo in ambienti chiusi, così le tossine e l’acidità si accumulano più facilmente. Il fegato ne risulta appesantito e le energie vengono meno, anche se ce ne accorgiamo solo alla resa dei conti. È il momento di alleggerirsi, disintossicarsi, ossigenarsi. Per eliminare totalmente i disturbi serve che il corpo si abitui alla nuova stagione. Deve rinascere, proprio come la natura. Ci sono, però, alcuni rimedi molto semplici che possono ridurre il malessere, rendendo l’organismo più attivo.

Prima regola: svegliare il corpo dalla pigrizia invernale. Non c’è niente di meglio che muoversi e fare attività fisica. Il corpo deve riattivarsi e trovare la sua forza per essere al pieno delle energie. Con lo sbocciare della bella stagione è buona abitudine cominciare a fare qualche camminata veloce o una corsetta, in modo graduale.

Seconda regola: porre attenzion24e all’alimentazione. Vietati i cibi molto elaborati, perché complici dell’affaticamento dell’organismo. Sì invece a tutti quegli alimenti di alto valore energetico: via libera a frutta e verdura di stagione, che garantiscono il giusto apporto di vitamine, minerali ed sostanze funzionali al giusto funzionamento del nostro metabolismo e legumi, ottimi fonti di energia e vitalità.

Non è un caso che la primavera proponga tante verdure e frutta molto disintossicanti e diuretiche. Il consiglio è:

  • Ridurre le proteine animali, che con il loro grasso hanno soddisfatto le esigenze caloriche dell’inverno.
  • Consumare formaggi massimo due volte a settimana, preferendo quelli freschi.
  • Cercare di adottare una dieta basata su cereali integrali e legumi, su verdura e frutta di stagione.
  • Le fragole oltre che buone risultano essere un frutto disintossicante, diuretico e stimolanti del sistema immunitario. Regalano molta vitamina C e altri antiossidanti, ma anche minerali come il calcio. Le fragole di produzione convenzionale tendono ad accumulare molti pesticidi, perciò è meglio dare la preferenza al biologico.
  • L’aglio fresco, più dolce e delicato di quello secco. Vale la pena approfittarne per aggiungerlo crudo alle insalate sfruttandone le proprietà antibatteriche, antisettiche, antivirali, decongestionanti, ipotensive e ipocolesterolemizzanti.
  • Il ravanello, rosso e croccante, dal sapore intenso e fortemente stimolante. Tonico, digestivo e diuretico, il piccolo bulbo è un antisettico di polmoni e intestino. Le foglie, spie della freschezza dell’ortaggio, contengono minerali e vitamine, sono antinfettive, antianemiche e ricostituenti. Simile al ravanello, per effetti e sapore, è il daikon.
  • Segnaliamo poi cibi per tutte le stagioni, come i semi oleosi. Per dare una bella sferzata di energia, alla mattina consigliamo 10-15 g di frutta secca a guscio (noci, mandorle…), per la presenza di salutari antiossidanti, grassi, vitamine e minerali che agiscono positivamente anche sull’umore. Le mandorle, per esempio, sono energetiche, riequilibranti del sistema nervoso, nemiche dello stress e in più ricche di minerali (calcio, magnesio, fosforo, zinco), acido folico e vitamine del gruppo B.
  • È bene portare in tavola anche cibi ricchi di tiamina, che combatte la fatica, promuove la salute delle cellule nervose, regola il metabolismo dei carboidrati. Questa vitamina è presente, insieme a tanti altri nutrienti, nei legumi, importanti fonti di proteine vegetali, da consumare tutti i giorni con i cereali integrali. Particolarmente indicati farro, orzo e amaranto per le proprietà ricostituenti.
  • Da non dimenticare nemmeno la vitamina C, anch’essa nemica della fatica, antiossidante e rafforzante del sistema immunitario. Questa vitamina ha poi il pregio di favorire l’assorbimento del ferro (minerale che influisce fortemente sui livelli di energia) e di ridurre nel sangue le concentrazioni di cortisolo. Oltre che nelle fragole, è presente in agrumi, kiwi, ortaggi a foglia verde, cavoli.

Farro e fagioli al rosmarino

  • 300 g di cannellini secchi
  • 350 g di farro
  • 850 ml di brodo vegetale
  • 1-2 rametti di rosmarino
  • 1 cipolla piccola
  • 1 spicchio di aglio
  • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • sale marino integrale
  • peperoncino

Ammollate separatamente fagioli e farro per 24 ore, cambiando l’acqua ogni tanto. Alla fine sciacquateli. Mettete a cuocere i fagioli in una pentola con acqua fredda. Trasferite il farro in una casseruola con il brodo vegetale. Copritelo, portate a ebollizione e abbassate la fiamma. Fate cuocere finché il liquido non è esaurito.

Alla fine scolate i fagioli e mescolateli al farro. Tritate finemente aglio, cipolla e rosmarino. Metteteli in una padella antiaderente senza condimento e fateli insaporire per una decina di minuti, rimestando spesso. Uniteli a farro e fagioli. Completate con olio e peperoncino, regolate di sale e servite.