Arriva l’ufficiale giudiziario a casa di quelli che non pagano la mensa scolastica a Ladispoli

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“Come più volte annunciato nei mesi scorsi, la linea dura adottata dall’amministrazione comunale per recuperare i mancati pagamenti della mensa scolastica continua a produrre buoni risultati. Gli evasori del servizio di refezione stanno mettendosi in regola, effettuando i versamenti anche a rate”.A dare l’annuncio è stata l’assessore alla pubblica istruzione, Lucia Cordeschi, che ha diffuso nuovi dati del programma di recupero dell’evasione fiscale nel settore della refezione scolastica.

assessore Cordeschi

“In riferimento al quinquennio 2011 – 2015 – prosegue l’assessore Cordeschi – su 1.882 evasori sono stati già un migliaio coloro che si sono messi in regola con pagamenti, versando nelle casse comunali oltre 418 mila euro. Alcune cartelle sono state cancellate per motivi burocratici. Ai circa 800 utenti che si ostinano a non pagare a breve arriveranno le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate a cui il Comune di Ladispoli sta inviando tutte le cartelle esattoriali inevase per un totale di 573 mila euro. Ci saranno naturalmente conseguenti aggravi di spese per i morosi. Riguardo invece al periodo 2016 – 2018, gli uffici hanno accertato circa 950 omessi pagamenti per un totale di 652 mila euro che mancano all’appello nel bilancio comunale. Stiamo provvedendo ad inviare i solleciti di pagamento, poi dopo l’estate tutte le cartelle saranno messe a ruolo ed inviate all’Agenzia delle entrate per il recupero delle tasse non pagate. Invitiamo ancora una volta i cittadini a mettersi in regola con i pagamenti.  Soprattutto quelle famiglie che, pur avendo le possibilità economiche, da anni si rifiutano di pagare la retta della mensa scolastica. Un atteggiamento irresponsabile che provoca una voragine nelle casse del comune di Ladispoli. Questo increscioso malcostume penalizza infatti la grande maggioranza dei genitori che diligentemente versano la quota dovuta per il servizio di refezione.Infine – conclude l’assessore Cordeschi – ricordiamo alle famiglie che hanno scelto di usufruire del pasto da casa che questa decisione non cancella i bollettini del servizio mensa ancora non pagati. Anche in questo caso le cartelle esattoriali saranno inviate all’Agenzia delle Entrate”.