“Farmacie di Cerveteri modello vincente di gestione del servizio pubblico”

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Ieri mattina il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, accompagnato dall’amministratore unico di Multiservizi Caerite, Claudio Ricci, e dal direttore generale della Multiservizi, Alberto Manelli, si è recato in visita presso la farmacia comunale n. 5, sita in Via Settevene Palo, 81/F, per incontrare i cittadini e i dipendenti. L’incontro è stata l’occasione per presentare i recenti lavori di ristrutturazione della Farmacia nella quale è stato installato un moderno sistema robotizzato di gestione del magazzino. “Il robot di cui si è dotata la Multiservizi  – ha spiegato Claudio Ricci – permette, da un lato, di immagazzinare in modo automatico i farmaci, disponendoli all’interno del macchinario secondo una logica di efficientamento degli spazi e riducendo il lavoro manuale e, dall’altro, di ridurre notevolmente i tempi necessari per consegnare all’utente il farmaco che viene trasferito al banco mediante un sistema automatico di trasporto”.  Questo sistema consente “ai clienti della farmacia di essere seguiti con maggiore attenzione dal personale e consente ai dipendenti stessi di poter lavorare in condizioni migliori dedicandosi con maggiore cura al rapporto con la clientela”.

Per il sindaco Pascucci “questa iniziativa è il risultato di anni di lavoro e ottima gestione delle Farmacie Comunali che quando siamo arrivati noi perdevano circa 500 mila euro l’anno e oggi, grazie al lavoro dei dipendenti e alla nuova governance aziendale, sono divenute un modello di gestione che mi convince sempre più del fatto che i servizi primari come quello delle farmacie debbono restare in mano al pubblico. E’ stato fatto un investimento significativo e impegnativo sotto il profilo finanziario, frutto di adeguati approfondimenti e analisi, non solo economiche. Il nostro Comune – ha concluso  il sindaco Pascucci – dimostra una volta di più quanto sia impegnato a dare attenzione all’esigenza dei cittadini, utilizzando lo sviluppo tecnologico per migliorare la qualità dei servizi erogati senza penalizzare i lavoratori, ma anzi offrendogli occasioni di professionalizzazione”.