Aldo Ercoli ricorda Achille Imperato

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Per tutti noi è una persona difficile da dimenticare.

La sua umanità, saggezza, compostezza, varcava ogni confine, sia culturale che economico.

Conoscevo Achille ed ero suo amico da molte decine di anni.

Lo ricordo ancora alla guida delle autoambulanze, le primissime qui da noi, assieme ai colleghi Cesarini, De Carolis, Piscedda….

Per motivi professionali era un “collega di lavoro”, dalla professionalità esemplare, con una grande disponibilità umana verso le sofferenze, i mali, i drammi familiari.

Non sono certo state poche le persone che gli devono la vita per la prontezza dell’intervento a domicilio.

Achille, come mio padre, era da tempo affetto da Morbo di Parkinson.

Pur legati da una stima reciproca non l’ho mai visitato.

Tempo fa gli diagnosticai la malattia vedendolo camminare di fronte al bar artistico di famiglia.

Non potevo sbagliare avendo avuto sotto gli occhi mio padre affetto dallo stesso male, per più di 20 anni.

Eppure Achille, pur nella sofferenza, si preoccupava sempre più degli altri che di sé.

Mi ripeto. E’ difficile da dimenticare….

Aldo Ercoli