In attesa che i dirigenti dell’Unione Sportiva Ladispoli rispondano ufficialmente alla proposta del comune che ha invitato ad abbassare i prezzi dei biglietti per la decisiva gara col Budoni del 17 marzo, facendo anche entrare gratis donne e bambini allo stadio Angelo Sale, approfittiamo di questa settimana della sosta del Girone G della Serie D per alcune analisi. I numeri raramente mentono, sono la fotografia di una situazione, a leggere quelli del Ladispoli ci si può fare un’idea delle ragioni per le quali la squadra è al terz’ultimo posto in classifica con 28 punti conquistati in 30 gare. E le statistiche confermano che il problema più grande dei rossoblu è la difesa, apparsa spesso fragile ed in difficoltà soprattutto sulle palle alte. Anche a Trastevere sono state incassate due reti di testa da calcio piazzato, è palese che nella retroguardia qualcosa non funzioni a dovere. Il Ladispoli è la terza peggior difesa del campionato con 59 goal al passivo, peggio hanno fatto solo Lupa Roma ed Anzio, squadre da tempo avviate alla retrocessione diretta. Leggendo le reti subite dalle concorrenti dirette per la salvezza, si comprende come il punto debole dei ragazzi di Cotroneo sia la retroguardia che ha una media di due goal incassati a partita, troppo per un club che punta alla salvezza. E l’insicurezza del reparto difensivo è anche una chiave di lettura dei troppi rigori fischiati contro al Ladispoli. Vero che alcuni di questi sono stati scandalosi come a Cassino, Lanusei, Budoni ed altre gare, però è innegabile che il Ladispoli sia una squadra troppo fallosa, scenario fotografato anche dai tantissimi cartellini gialli e rossi comminati dagli arbitri. Se la difesa piange, l’attacco un pò può sorridere. In 30 gare il Ladispoli ha realizzato 34 reti, risultando la squadra con la media goal più alta rispetto alle altre compagini in lotta per la salvezza. E questo dato lo si deve soprattutto al bomber Federico Cardella andato in rete 16 volte, terzo nella classifica marcatori alle spalle di Francesco Marcheggiani del Cassino con 19 reti ed Alessandro De Vena dell’Avellino con 17 centri. Se i rossoblu sono ancora in lotta per evitare la retrocessione lo debbono soprattutto all’attaccante Cardella, giocatore che il prossimo anno probabilmente vedremo calcare i palcoscenici della Serie C. Da ricordare che a gennaio era arrivata, attraverso l’agenzia Sport Man, una proposta di una importante squadra di Serie C per Cardella ma i dirigenti del Ladispoli non l’hanno presa in considerazione. Tornando alle statistiche, pesano sull’anemica classifica dei rossoblu le poche vittorie ottenute, appena 7, di cui solo 4 ottenute tra le mura amiche. I troppi punti persi allo stadio Angelo Sale stanno facendo la differenza, sono macigni le sconfitte casalinghe con Castiadas, Calcio Flaminia ed Ostia Mare, ora la classifica avrebbe potuto avere un volto ben diverso. Per fortuna dei rossoblu le statistiche indicano che nemmeno le dirette concorrenti stanno volando, tempo per rimediare esiste. E qui veniamo al cosiddetto mini campionato che inizierà il 17 marzo, con 8 partite fino al 5 maggio, quando sapremo se il Ladispoli avrà acciuffato la salvezza diretta o dovrà passare attraverso la lotteria degli spareggi ai play out. Dove, ricordiamolo sempre, la 15° e 16° classificata avranno l’immenso vantaggio di giocare lo spareggio in gara secca in casa contro la 17° e 18° classificata. Il Ladispoli giocherà 5 gare in casa, tutti veri e propri scontri diretti visto che ospiterà Budoni, Torres ed Anagni, mentre sarà da valutare la posizione in classifica di Cassino ed Albalonga che potrebbero arrivare allo stadio Angelo Sale senza obiettivi di classifica. E’ palese che vincere gli scontri diretti significherebbe giocarsi fino in fondo un posto di vantaggio ai play out. Importanti saranno anche le tre trasferte visto che i rossoblu andranno a far visita a Lupa Roma ed Anzio, club che potrebbero già essere matematicamente retrocessi e dove si potrebbero conquistare punti preziosi. Proibitiva appare la trasferta di Latina anche se i pontini, ormai lontani dalla zona promozione, potrebbero anche mollare come hanno fatto domenica scorsa a Budoni incassando 5 goal. Questa è la nostra analisi statistica del cammino finora percorso dal Ladispoli in Serie D, ci sono ampi margini per arrivare alla salvezza. Complicata quella diretta, molto più accessibile quella attraverso i play out da giocare in casa. In uno stadio gremito di tifosi che ruggirebbero per spingere il Ladispoli verso la permanenza in un campionato prestigioso come la Serie D. A patto che tutte le componenti facciano la propria parte. L’Ortica da tempo sta chiamando a raccolta i tifosi, l’amministrazione comunale è scesa in campo a colpi di interrogazioni parlamentari sui torti arbitrali ed invitando i dirigenti ad avviare iniziative di richiamo per riempire gli spalti. Ora è ovvio che serve l’impegno massimo da parte della squadra. La salvezza è ancora possibile, Forza Ladispoli Carica.