Il piano rifiuti del Lazio approvato dalla Giunta regionale è una svolta e pone una serie demarcazione alla demagogia di chi c’ha spacciato qualsiasi tipo di soluzione e poi nei fatti ha portato Roma al collasso.Oggi finalmente noi introduciamo concetti chiari, dalla tariffazione puntuale (chi più ricicla meno paga) alla riduzione degli imballaggi, ai fondi per la realizzazione di isole ecologiche e centri compost, al riequilibrio territoriale e all’autosufficienza ambientale. Con la creazione di 5 ambiti territoriali, uno per Provincia, che dovranno essere autosufficienti si sgombera il campo da qualsiasi equivoco, puntando dritto e dando un importante impulso a quel porta a porta spinto che tanto bene sta funzionando in moltissimi Comuni della Regione, con punte che variano tra il 70 e il 90 per cento di differenziazione del prodotto. Così come è importante la creazione di un sub-ambito di Roma Capitale con la quale si mette finalmente il sindaco Raggi nelle condizioni di dover essere autonomo e di garantire alla Capitale un cambio di passo in termini di differenziazione del prodotto, senza più scuse e tiritere. La dimissione infine del termovalorizzatore di Colleferro e la sua riconversione in un moderno impianto a freddo (non a combustione quindi) per estrarre materie dai rifiuti, dimostra come la strada maestra sia stata tracciata: stop alle discariche, sì al riciclo e al riuso.
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano.