Ladispoli, chiesto di nuovo ai contribuenti il pagamento della tassa 2011 della nettezza urbana

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Ladispolani “costretti” a pagare ancora l’imposta del 2011 sulla nettezza urbana.

Come riporta il sito Cicognanews sarebbe tutta colpa di un sistema informatico che continua a fare acqua da ogni parte, in questo caso inviando i bollettini arretrati anche ad utenti che già avevano pagato correttamente le tasse. Centinaia e centinaia gli avvisi lanciati dagli uffici comunali con l’intento di accorciare il gap dell’evasione fiscale. Ma tra i “ritardatari”, la banca dati, ha incluso anche persone sempre in regola.

“Gentile utente, ha 30 giorni di tempo per provvedere al pagamento della somma sopra richiesta”. E’ uno dei tanti bollettini recapitati a domicilio, in questi giorni, ai contribuenti ladispolani. A spedirla a centinaia e centinaia di famiglie la Abaco Spa, una delle tante società legate alla gestione dei tributi per conto del municipio. Gli utenti non l’hanno presa affatto bene. <<Mi hanno chiesto più 100 euro – reclama un residente del quartiere Campo Sportivo – ma io questi soldi nel 2011 li avevi già versati. Ho perso una giornata intera a trovare le prove dentro casa, poi mi sono recato negli uffici comunali e mi hanno spedito nella sede di questa società, la quale mi ha rilasciato la ricevuta senza nemmeno aver stampato il timbro sul documento. Speriamo tra un anno non mi arrivi un’altra ingiunzione di pagamento>>. Non è comunque la prima volta che ai ladispolani viene chiesto di pagare due volte la stessa imposta. Era accaduto ad esempio lo scorso settembre riguardo alla mensa scolastica. Il sindaco è intervenuto sulla vicenda. “L’Ufficio tributi – risponde Crescenzo Paliotta – ha inviato il sollecito di pagamento per la Tarsu 2011 a circa mille contribuenti. Abbiamo riscontrato un numero pari a meno del 10% di bollettini arrivati a chi si era già messo in regola. Ci scusiamo per gli eventuali errori nell’invio ma l’operazione è stata necessaria per recuperare l’evasione che sarebbe ricaduta sugli utenti in regola”.