“LA VOLPE E LA BEFANA”

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“LA VOLPE E LA BEFANA”

di Lancellotti Alessio – Damiotti Leonardo – Saleggia Leonardo
Anzaldi Emma – Pedone Benjamin
Classe V D

Tutto cominciò una notte quando nacque il sei gennaio una bambina di nome Gina. Un giorno, quando ebbe sette anni, mentre stava giocando con i suoi esperimenti, ne fece uno che andò bene: trasformò la sua vecchia spazzola da camino in una formidabile scopa volante.

Ma purtroppo un esperimento andò male e lei diventò una vecchietta.
I suoi amici la presero in giro per questo e, presa dalla vergogna, scappò in sella alla sua scopa magica.

Durante la sua fuga si scatenò una grande tempesta che la disorientò. Quando si riprese, continuò a fuggire e lungo un sentiero trovò un fungo che annusò. Dopo un po’ di tempo, non si sa come, le crebbe il naso.

Mentre continuava a girovagare, trovò una piccola volpe ferita, che prese con sé. Riprese a camminare con la volpe e trovò una casa diroccata in un bosco sconosciuto al mondo, ma che comunque poteva essere un riparo per la notte. Curata la volpe, dopo qualche settimana, la casa venne messa a nuovo. Insieme vissero in quella reggia per anni, facendosi compagnia nella solitudine di quel grande bosco.

Gina chiamò la sua nuova amica Trudy. La volpe fu una compagna speciale e ogni volta che vedeva Gina invecchiare, Trudy, con la sua forza di volontà, la faceva ringiovanire. Gina in quei lunghi anni nascose il desiderio di rivedere i suoi vecchi amici, ma si ricordò che l’avevano presa in giro e per questo prese la sua scopa e, proprio il giorno del suo compleanno, portò ai suoi amici cattivi il carbone.

Loro così impararono la lezione e da allora Gina decise di portare solo caramelle, estendendo la sua bontà-severa al mondo. Si narra che il nome Befana, con il quale viene ricordata, venga dai bambini che videro la sua ombra che sembrava un’antica strega.

“Ancora oggi da caramelle ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi nel giorno del suo compleanno.”