Il concorso della Befana
di Barcan Matteo, Manili Michele, Montagner Eryan e Rosselli Brando
CLasse V B
Tutta la cittadina di Binderville, come ogni anno, era in fermento per l’elezione della nuova Befana. Tutte le signore erano desiderose di vincere il titolo di “Befana dell’anno” per portare gioia nei cuori dei bambini. Fu una strana persona, che si era trasferita da poco in città, a superare tutte le prove e vincere il concorso. Gli abitanti rimasero perplessi, nessuno conosceva quella signora dall’aspetto bizzarro.
Si trattava di Draculetta, una vampiretta. Venne il cinque gennaio e i bambini iniziarono a pensare a cosa ci potesse essere nelle loro calze: cioccolate, caramelle, lecca lecca. Ma nella notte si sentì una risata di sottofondo: Draculetta aveva già compiuto il suo incantesimo. I bambini, all’alba del giorno dopo, trovarono nelle calze una pietra che li fece diventare tristi non appena la presero in mano, senza voglia di giocare.
Era la pietra dell’infelicità, creata apposta per togliere il sorriso a tutti i bambini, che lei odiava tanto. Soltanto una bambina che si chiamava Michelina non era stata ipnotizzata, perché viveva fuori città e Draculetta s’era dimenticata di lei. Vedendo tutti i bimbi tristi, Michelina informò la madre, che era l’ex Befana Hangi. Essendo stata Befana, aveva l’unica caramella a forma di stella col potere di purificare l’anima delle persone.
Così prese la sua vecchia scopa e volò nel cielo sopra la città. Mentre volava lanciò la caramella che esplose e rilasciò tante caramelle magiche. Queste entrando dalle finestre delle case, si posarono direttamente sulle mani dei bambini che le mangiarono e ritornarono felici.
La notizia dell’accaduto fu trasmessa al Tg in tutto il mondo perché Draculetta era pericolosa e se non veniva fermata tutti i bambini del mondo potevano essere contagiati. Michelina divenne la nuova Befana dell’anno e avendo risorse di caramelle inesauribili le donò alle mamme di tutte le famiglie povere per festeggiare insieme.
La sua mamma era orgogliosa di lei. Draculetta dovette nascondersi per sempre perché altrimenti l’avrebbero rinchiusa sottoterra lontano dalla luce del sole.