La Leggenda della Befana
di Camilla Franzesi – Annalisa Coppola – Anamaria Ciocadaun
Edoardo Dedonno – Edoardo Leonori – Marta Giovanrosa – Chiara Ponzi
Classe V A
C’era una volta una bella ragazza di nome Mary che era una formidabile strega. Era alta e snella. Aveva gli occhi verdi come un prato di mattina e lunghi capelli rossi come il fuoco.
Indossava una lunga vestaglia color smeraldo e scarpe luccicanti. Ogni giorno componeva una nuova pozione che riusciva sempre bene.
Un giorno provò a fare una pozione per far ringiovanire. Mise nella pozione occhi di gatto, denti di leone e… Oh mamma – disse – ho finito le budella di balena!
E andò a cercarle. Sulla soglia del castello in cui Mary abitava, c’era una piccola bambina di nome Blob che adorava fare stupidi scherzi. Blob vedendo il castello entrò. Vide il grande calderone che eruttava fumo arcobaleno, così volle metterci dentro caramelle, caffè e sassi.
Quando Mary tornò cominciò a mescolare la pozione, ne mise un po’ in un calice e bevve. Dopo tre secondi puff!! Mary diventò bassa, rugosa, gobba e con i capelli corti e bianchi. I suoi vestiti diventarono corti e stracciati, le scarpe bucate. “Mi sento strana… oh no!! Non è possibile!
Sono diventata vecchia! Forse ho sbagliato qualcosa nella pozione… Ho un’idea! Andrò a cercare la caramella dei desideri! Si mise il suo scialle verde, prese la sua scopa e si diresse verso la montagna dei desideri.
Quando arrivò vide una piccola grotta, vi entrò e in tutto il suo splendore vide la caramella dei desideri in un grosso barattolo di vetro turchese. La mangiò ma non successe niente, così capì che la pozione era definitiva. Avvilita uscì dalla grotta e vide sulla soglia Blob che rideva. Mary avvampò.
Capì che era stato Blob a rovinare la sua pozione e così prese la sua bacchetta e lanciò una maledizione: trasformò Blob in un pezzo di carbone. Dopo l’accaduto si sentì in colpa e decise che da allora si sarebbe chiamata BEFANA e che tra il cinque e il sei Gennaio avrebbe portato dolci ai bambini buoni e carboni ai bambini cattivi.