Dimensione Danza: E’ corsa all’iscrizione per l’anno accademico 2018/19

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Dimensione Danza 2000 riprende tutti i corsi, cresce il numero degli allievi che scelgono la scuola della direttrice artistica Alessandra CeripaFondata nell’anno 2000 la scuola di danza cerite, frequentata da un elevatissimo numero di allievi ed allieve sempre in crescita è diventata un punto di riferimento  coreutico comprensoriale. La direttrice artistica Alessandra Ceripa spiega cosi’ il longevo successo della sua scuola.

Faccio una premessa partendo dalle parole di Carla Fracci:

“La danza e’ un’arte  Che esige lealta’, coraggio, onestà e non troppi grilli per la testa. Ma in cambio da molto. Il bene che se ne riceve è superiore a qualsiasi bene materiale che se ne potrà ricavare un giorno.” (Carla Fracci ). Il sintetico pensiero espresso  dalla straordinaria etoile e’ indubbiamente rivolto alle tante allieve e ai tanti allievi che studiano la danza ma soprattutto e’ un messaggio rivolto agli insegnanti . La danza oltre ad essere un impegno fisico e corporeo, è comportamento, emozione, passione. L’insegnante e’   un punto di riferimento fondamentale per allieve ed allievi  e deve essere pienamente consapevole di questo ruolo. Lealta’, onesta’, coraggio sono parole basilari per una societa’ , nella quale ,dovrebbero essere presenti in tutti i suoi aspetti, figuriamoci per chi sceglie ed e’ consapevole di essere comunque un educatore di bambini e giovani. L’insegnante è inoltre promotore di partecipazioni dove è presente una forte componente emotiva: concorsi, rassegne, spettacoli. Sovente queste esperienze possono diventare un “boomerang” emozionale che l’insegnante deve saper accogliere e gestire,  per la serenità dell’allievo. Oggi è cambiato nettamente l’approccio alla danza. Chi come me ha cominciato a  studiare danza trenta anni fa sa benissimo che la scelta di danzare era difficile da far digerire ai genitori.  Oggi la situazione è ribaltata. Sono spesso i genitori che spingono i figli ad una carriera artistica. È frutto anche di un cambiamento di costume generato dalla grande visibilità che oggi ha la danza con i molti talent show che se ne occupano, che da una parte contribuiscono a diffondere la pratica coreutica, dall’altra possono generare distorsioni e delusioni ed e’ proprio qui che le parole di Carla Fracci nella sua sintetica espressione diventano pietre miliari. Per chi vuole danzare ma soprattutto per chi vuole fare danzare  è necessaria la consapevolezza che l’iter formativo non termina mai   e richiede idee chiare, motivazione e determinazione per potere poi dire ad allieve ed allievi : “nella mia scuola è vietato dire non ce la faccio”. Questa  consapevolezza del proprio ruolo, trasmesso a tutti coloro che mi affiancano credo sia la risposta più giusta alla capacita’ di avere, per tutti questi anni ,un numero cosi’ elevato di iscritti.

Organizzazione della scuola.

Penso che sia perfettamente sintetizzata nel relativo capitolo del nostro sito: “la formazione artistica delle danzatrici e danzatori e’ messa in atto  con moduli di studio in linea con i nuovi indirizzi emanati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, settore Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, per la riforma dell’Accademia Nazionale di Danza, dove la conoscenza e l’applicazione dei nuovi linguaggi di danza moderna e contemporanea vengono affiancati dallo studio della tecnica della danza classica. L’offerta formativa prevede che oltre ai normali corsi annuali affidati ad insegnanti di provata qualità professionale vengono svolti stage con affermati coreografi.”

Rapporto relazionale.

Continuerò sempre a stimolare in tutte le allieve ed allievi il loro potenziale. Mi piace paragonarli a diamanti che più vengono lucidati e più’ splendono. Sviluppare il loro impegno  con i più piccoli attraverso il gioco, con più grandi  attraverso una rigorosa disciplina corporea e fisica, non dimenticando mai il coinvolgimento musicale e i temi coreografici. Commuoversi per un brano di Fabrizio De Andre’ o per una poesia di Pablo Neruda dopo aver raccontato la loro storia e’ anche impegno culturale.

La danza è per tutti.

Non bisogna avere  paura della danza o non sentirsi  adeguati. Ho visto bambine e bambine venire timorose ma appena inserite in una lezione , rimanere sorprese e piu’ di loro le mamme per la capacita’ di inserimento. Ci sono mille motivi per scegliere di danzare . A nessuno e’ precluso. Danzate piu’ che potete e sorridete.

La più grande soddisfazione.

Ho studiato molto e continuo a studiare ma oggi posso dire di aver completato il percorso che mi rende piu’ orgogliosa : educatrice al movimento.

Www.dimensionedanza2000.com