Lungo 143 metri, è del magnate bielorusso Andrey Melnichenko. Nel 2008 si era già fatto costruire uno yacht di lusso, l’Aleksandra, in onore della moglie, costato 150 milioni di dollari. di Barbara Civinini
Lo ha firmato Philippe Starck, lo stesso architetto e designer francese che disegnò quello di Steve Jobs nei primi anni duemila. Un vero e proprio gioiello della nautica da diporto, un motor yacht a vela lungo circa 143 metri, la parte emersa è alta come un palazzo di 8 piani e ha una stazza lorda di 12.600 tonnellate. La sua alberatura è più alta del Big Ben di Londra e cioè più di 90 metri. Il proprietario, il magnate russo Andrey Melnichenko lo avrebbe pagato ben oltre 400 milioni di euro. Si chiama “A”, dall’iniziale del nome del suo proprietario. A bordo lavorano più di 50 persone. Oltre ad avere una grande piscina e un osservatorio subacqueo, uno dei ponti è attrezzato per l’atterraggio degli elicotteri. Le vele, tessute a New York, hanno una superficie superiore a quella di un campo da calcio. Per molti mesi è stato parcheggiato a Gibilterra, per questioni legali con il costruttore, la tedesca Nobiskrug che da oltre cent’anni costruisce yacht di lusso. Dalle prime ore del mattino è stato avvistato a Santa Marinella, prima a largo della baia davanti a Villa Rossellini e poi vicino al Porto Odescalchi. Il suo giovane proprietario, classe 1972, il più grande produttore di fertilizzanti della Russia (EuroChem Group AG), con una ricchezza personale stimata di $ 16,2 miliardi, nel 2018 si è classificato all’88 ° posto nella lista dei miliardari di Forbes World (7 ° in Russia). Il magnate inoltre gestisce il Gruppo SUEK, una delle maggiori società carbonifere del mondo, e la Siberian Generating Company LLC (SGC), la principale azienda produttrice di energia elettrica in Siberia. Secondo i media, nell’ultimo decennio le sue società hanno investito 16 miliardi di dollari nella nuova economia russa. Il magnate bielorusso nel 2008 si era già fatto costruire uno yacht di lusso – l’Aleksandra, in onore della moglie, costato 150 milioni di dollari – dai cantieri tedeschi di Blohm&Voss sempre con la consulenza di Philippe Starck e dell’architetto Martin Francis, lungo 119 metri, molto somigliante ad un sommergibile avveniristico.