“Ladispoli avrà il suo Centro commerciale naturale”  

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 “A seguito del secondo incontro con il Comitato Commercianti viale Italia, piazza Marescotti e vie limitrofe, posso dirmi al momento soddisfatto di come stanno procedendo le cose. Nel 2008 in qualità di imprenditore proposi di convertire il classico viale Italia in un Centro Commerciale Naturale, proposta riformulata qualche mese fa come Inner Shop Center”.

Le parole sono dell’assessore al commercio, Patrizio Falasca, che prosegue la serie di confronti con gli operatori economici della città per delineare le linee guida del futuro delle attività produttive a Ladispoli.

“A distanza di 10 anni – prosegue Falasca –  qualcosa si sta muovendo, Come assessore inerente al settore, ho cercato di coinvolgere ancora una volta tutte le attività del territorio a ragionare in maniera compatta e univoca. Grazie all’impegno del Comitato Commercianti viale Italia, piazza Marescotti e vie limitrofe, si sono create le basi per andare nella giusta direzione.  I membri del Direttivo hanno colto le indicazioni che avevo esternato e grazie ad un dialogo certamente migliore rispetto a prima, con l’amministrazione Grando, ha dato profondità all’idea. Sono già 80 le attività associate, un numero considerevole che sarà destinato a crescere grazie al bellissimo Lavoro svolto dal Comitato stesso che ringrazio per aver finalmente concretizzato quello che anche loro auspicavano da tempo. Vedo nel futuro di questa città l’aggregazione di esercizi di vicinato, di piccole e medie strutture di vendita, di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di imprese artigiane, turistiche e di servizi, sviluppatesi spontaneamente in aree urbane che, mediante una propria autonoma struttura organizzativa, si rivolgono al mercato quale soggetto di un’unica offerta integrata per favorire la crescita della domanda, per personalizzare e fidelizzare il servizio reso ai consumatori, nonché per realizzare una politica comune di sviluppo e di promozione del territorio interessato.

Bisogna organizzarsi in un “sistema” per creare un valore aggiunto, affinché tutte le attività svolte in una determinata area possano avere un nuovo slancio e creare un’immagine diversa agli occhi dei potenziali consumatori, diventiamo quindi vere e proprie gallerie commerciali a cielo aperto, che cercano di adottare politiche e know-how proprie atte ad offrire contenuti simili e se possibile migliori di quelli offerti dai centri di grande distribuzione pianificata e organizzata.

Dobbiamo creare una fitta rete di vicinato in cui i commercianti, i ristoratori e gli artigiani si uniscano per valorizzare le loro attività e il territorio, offrano servizi migliori e costi contenuti, valorizzando il rapporto con la clientela e generando eventi e iniziative fortemente accentrate sulla valorizzazione estetica, urbanistica, ludica e della vivibilità di ogni singolo tratto commerciale, rendendo così appetibile la location d’insieme anche al potenziale consumatore non residente.

La possibilità di un disegno comune, con effetto sinergico tra diverse attività collocate in un contesto circoscritto e omogeneo diventa la strategia di fondo per competere e rilanciare un intero territorio e per competere ad armi pari con le immense realtà commerciali che sempre ci circondano, da professionista del settore, rilevo che, sempre più, le imprese commerciali locali vengono percepite singolarmente dal consumatore finale, nello specifico, esse, non sono in grado di risolvere molti dei problemi legati alla posizione, alla realizzazione di iniziative promozionali, alla creazione di animazione, alla programmazione di eventi impattanti e tutto questo a causa delle contenute dimensioni e soprattutto alla carenza di finanze.

Auspico quindi La cooperazione tra tutte le realtà locali, i punti vendita al dettaglio, le imprese, i consulenti, le attività di servizi e di altri settori (artigianato incluso), al fine di aprirsi a questa idea e di dare fiducia a questa mia “vision” che già proposi nel 2008 prevedendo la depressione del settore a causa della “GDO”, una vision che ci porterà ad accorparci in un unico ente/soggetto/consorzio, capace di produrre azioni di Marketing mirato, animazione, organizzare eventi, promuovere al meglio il contesto operativo, connotarlo positivamente nella realtà di un territorio, ci consentirà inoltre di avere rapporti di interazione con altri organismi, pubblici o privati ai quali ci presenteremo in maniera professionale dimostrando fattivamente che possono contare su un management capace ed organizzato e di essere un interlocutore professionale, duraturo e con idee chiare.

Preciso, per chiarezza, che non è possibile agire in maniera Globale sulla città, poiché alcune realtà potrebbero uscirne penalizzate. Rimane chiaro che determinate zone, come Viale Italia, la Piazza, i Giardini, via Flavia, via duca degli Abruzzi posseggono, chi più e chi meno, caratteristiche particolarmente adatte a tale progetto.

Si deve quindi agire su singole realtà, dotando la città di vari punti che generino attrattiva nel consumatore finale e che tutti insieme offrano un “Polo Commerciale”.

Ad esempio: Inner Shop Center   – Viale Italia, The Place – La Piazza, The Village – Giardini Via Odescalchi/Artigianato, Flavia Market – Via Flavia.

Credo questa sia l’idea vincente, credo fortemente che sia l’azione di Marketing più giusta da fare in questo specifico momento di crisi economica e di depressione del settore “commerce” ma non solo. Chiedo  la collaborazione di tutti voi per analizzare nuove idee, varianti e/o altro e mi metto a  disposizione di chiunque abbia bisogno di ulteriori informazioni di carattere tecnico. Inoltre in caso il Sindaco ritenesse opportuno confermare alla mia persona la delega al Commercio e alle Attività produttive, sottoporrò all’amministrazione tale iniziativa per poterne migliorare la fruibilità al fine di ottenere un Patrocinio, inoltre in qualità di Presidente della commissione Commercio, agricoltura, artigianato, caccia e pesca, sarà mia cura organizzare un evento formativo dedicato alla riflessione su tali temi, al fine di far ripartire lo sviluppo e l’economia territoriale”.