Mostra di pittura a Cerveteri dal 18 al 20 giugno

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Le icone esposte nella Mostra individuano i punti salienti del
percorso spirituale della Chiesa Cattolica nell’anno liturgico ossia
per il tempo di Avvento e di Natale:
– la “Sacra Famiglia” nella grotta le cui pareti sono un reale trompl’oeil
del cielo della notte santa titolo : “L’Agnello di Dio
incarnato”;
-la Madonna con Il Bambino Gesù di ispirazione greco-ortodossa
reinterpretazione dell’originale di Aversa.
Per il tempo di Quaresima e di Pasqua:
-il “Volto Santo”
-Gesù coronato di spine con il titolo: “I.N.R.I.”.
documenti della Passione e della Risurrezione di Cristo.
Le Icone di S.Domenico di Guzman e di S.Giuseppe da Copertino
di formato più grande insieme alle altre di
S.Francesco, del Sacro Cuore, e della
Madre della Tenerezza si riferiscono a
ricorrenze che nel calendario liturgico
sono poste nel tempo Ordinario.
Questa breve presentazione entra subito
nel “merito” dell’argomento: identifica
l’Iconografia posta in essere come l’Arte
della Chiesa.
Finestra sull’Eternità, canale di
comunicaione con la realtà ultraterrena
del Cielo in quanto luogo della Presenza
del Signore l’Icona è anche la cifra
documentaria dell’esperienza mistica
dell’iconografo e del fedele che attraverso
essa vive la sua preghiera ogni volta
nuova.
L’icona come sacramentale si pone per le
sue componenti linguistiche costitutive
come percorso sicuro per accedere
all’Assoluto in quanto confermato dal
Canone approvato dalla Chiesa nei secoli.
Nelle icone esposte l’originalità trae
sempre origine dall’humus della
Tradizione iconologica codificata.