“Sacrosante le multe alla stazione di Cerenova”

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di Giovanni Zucconi

Stamattina nel parcheggio della stazione ferroviaria di Cerenova c’era una bellissima novità. Non c’era nessuna macchina che, con la consueta arroganza e maleducazione, occupava la parte centrale del parcheggio. Mi riferisco alla fila di macchine che viene parcheggiata proprio al centro, tra le due file di macchine correttamente parcheggiate ai lati. La parte centrale, come potete facilmente immaginare, dovrebbe rimanere libera per permettere un agevole manovra di entrata e di uscita agli automobilisti che parcheggiano nei posti regolarmente predisposti. Non sono molte queste macchine parcheggiate in modo piratesco. Meno di una decina, se consideriamo l’area di parcheggio proprio adiacente ai binari. Ma riescono a creare un disagio a tutti gli altri. Chi non l’ha provato non può capirlo. Non può immaginare le molte manovre necessarie per riuscire a portare fuori la macchina quando, a una distanza pari alla larghezza di un’automobile (non alla lunghezza), ti ritrovi una macchina che ti impedisce di fare manovra. E non sono propriamente imbranato con la guida. Posso solo immaginare che cosa potrebbe provare una persona, magari come mia madre, un po’ meno pratica, che fosse stata costretta a fare la contorsionista del volante solo perché a qualcuno non andava di parcheggiare la macchina un po’ più lontano. Quindi io, insieme a tutti i pendolari che arrivano tutti i giorni alla stazione con la macchina, meno naturalmente la decina di cui parlavo prima, ho gioito alla notizia che i vigili di Cerveteri avevano finalmente giustamente punito chi, in barba a tutti i principi di corretta convivenza civile, parcheggiavano senza curarsi dei disagi altrui. L’approvazione la si può vedere sui social. Almeno i post che sono riuscito a vedere io, a parte uno che invocava più parcheggi, erano tutti a sostegno dell’azione di vigili urbani. Per questo mi sono stupito nel leggere due articoli pubblicati sulla stampa locale che, aizzati da un automobilista che aveva giustamente preso una multa, condannavano il blitz dei vigili urbani di Cerveteri. Chi si è reso portavoce dello sdegno dell’automobilista indisciplinato non aveva visto con i suoi occhi la situazione che era sotto gli occhi di tutti i pendolari il giorno prima. E non solo il giorno prima. Una fila di macchine, al centro del parcheggio, chiudeva completamente l’accesso e quindi anche l’uscita, alle automobili parcheggiate sul lato destro. Se pensate che io stia esagerando, per convincervi basterà vedere la foto a corredo di questo articolo, scattata proprio quel giorno. Credo che la sua visone sia sufficiente a smorzare qualsiasi predisposizione a chiudere un occhio su un comportamene che sfiora il penale. E visto che il problema lo conosco bene, vorrei continuare a portare ulteriori argomentazioni sulla correttezza, anzi sulla necessità delle multe elevate dai Vigili di Cerveteri. Che hanno fatto a pieno il loro dovere. Ci sono tanti miti da sfatare. Uno è quello che ho letto sui due articoli: “sono stati coinvolti una moltitudine di automobilisti”. Come se fossero la maggioranza dei pendolari. Non è vero. Sono un’esigua minoranza. La stragrande maggioranza di noi pendolari, se ce ne è bisogno, fa i giri necessari per trovare un parcheggio che non disturbi nessuno. E non è vero che sono coinvolti i poveri automobilisti che arrivano all’ultimo momento e stanno per perdere il treno. Forse in qualche limitato caso sarà anche così. Ma chi frequenta tutti i giorni la stazione sa perfettamente che chi parcheggia fuori dai posti assegnati sono sempre gli stessi. Quello che li guida non è una necessità, ma un’abitudine che rende a loro la vita facile e la complica a tutti gli altri. La prova di quello che sto dicendo è che stamattina non c’era nessuna macchina malamente parcheggiata. Questo vuole dire che nessuno, oltre gli “abituali”, che sono stati tutti multati, parcheggia mai in modo scorretto. Non solo. Mentre guardavo stupito lo scenario inusuale, una macchina è entrata nel parcheggio, e si stava preparando per parcheggiare nella parte centrale. Poi ha visto che era da sola, e l’automobilista ha pensato che forse non era il caso di essere l’unico maleducato del parcheggio. E se ne è andato. E’ vero, mancano i parcheggi comodi per tutti, ma nelle strade vicine (o meno vicine) alla stazione, il posto si trova sempre. Io l’ho sempre trovato in tutti questi anni. E viaggio tutti i giorni. E lo trovo, nei consueti posti, anche in questi giorni in cui il parcheggio di via Perusia è indisponibile per i lavori nella stazione. Quello che sto dicendo non è naturalmente una giustificazione alla reale mancanza di parcheggi comodi in prossimità della stazione di Cerenova. Questo è un problema che deve essere risolto al più presto. E’ il tentativo di evitare che venga giustificata, solo per fare polemica, la scorrettezza civica e la maleducazione.