Finalmente ci siamo.
Stanno per finire polemiche, risse, bagarre e clima da tutti contro tutti. Domenica 4 dicembre gli italiani potranno esprimersi sul referendum costituzionale, ci dovremo sorbire qualche giorno di commenti, poi arriverà il periodo natalizio e calerà il sipario su questa stucchevole vicenda. Che ha trasformato un democratico referendum in una guerra tra bande di cui si poteva fare tranquillamente a meno. I nostri lettori ben sanno che L’Ortica mai si è permessa di dare indicazioni di voto o suggerimenti, figuriamoci se verremo meno a questa nostra linea editoriale in occasione della consultazione del 4 dicembre. Come sempre decideranno gli elettori, qualsiasi sarà il risultato del referendum, il verdetto delle urne dovrà essere rispettato, soprattutto dalla classe politica che in questa campagna elettorale proprio non ha fatto una bella figura. Come giornale ci prendiamo solo la licenza di invitare tutti ad andare a votare e non perchè questa volta sia necessario il quorum. Per i referendum costituzionali infatti è sufficiente la maggioranza dei votanti, non serve quella degli aventi diritto. Ecco dunque che mai come in questo caso è importante che gli elettori si rechino alle urne, l’estito della consultazione deve avere una solida base di partecipazione popolare e non essere il frutto dei soliti quattro gatti. Come accaduto in occasione degli ultimi referendum che si sono svolti in Italia. Vogliamo essere ottimisti, ci auguriamo che almeno il 60% degli aventi diritto partecipi al voto al fine di avere un risultato che rispecchi la reale volontà della gente e non il parere di una minoranza. Andare a votare non è questa impresa improba, si tratta di perdere meno di un quarto d’ora tra andare, esprimersi e tornare a casa, siamo certi che i nostri lettori raccoglieranno l’invito. Poi ognuno potrà votare SI o NO, quella è una scelta assolutamente personale. Buon voto, amici lettori.
Il Direttore
Gianni Palmieri