Lutto per la Medicina: è morto il Prof. Giuseppe Genovesi, il medico che non aveva paura dei poteri forti

0
88991

Una grande perdita ha colpito la Medicina, specie quella libera ed indipendente, quella senza padroni di sorta. Domenica 21 gennaio è venuto a mancare, improvvisamente, il Professore Giuseppe Genovesi, medico nonché ricercatore di chiara fama internazionale, del Policlinico Umberto I di Roma. Il Professore Genovesi, punto di riferimento per la medicina ambientale e dei malati affetti da Sensibilità Chimica Multipla, era un uomo che esercitava con passione e spessore la sua professione di medico e di studioso ante litteram.

Una voce fuori dal coro, un personaggio scomodo al ‘sistema’. All’avanguardia nel campo della ricerca, aveva osato puntare il dito contro l’inquinamento ambientale, i metalli pesanti e gli interferenti chimici, considerandoli concausa di numerose malattie cronico degenerative, cancro e autoimmunità, che affliggono l’uomo moderno. Ed inoltre aveva avuto il coraggio di esprimere le sue forti perplessità nei confronti decreto Lorenzin, denunciando apertamente la pericolosità dei vaccini nei bambini sotto l’anno, con sistema immunitario immaturo, nonchè la presenza di adiuvanti come mercurio, alluminio ed altri contaminanti all’interno degli stessi, mettendo in evidenza quali siano i possibili rischi per la salute quando queste sostanze vengono iniettate direttamente nel sangue. Nessuno dei medici e degli scienziati pro-vax ha mai avuto il coraggio di confrontarsi con lui in un dibattito pubblico. Nessun giornalista delle Tv principali lo ha mai invitato a parlare di vaccini. Spesso ostacolato, boicottato ed isolato, non si è mai dato per vinto. I suoi pazienti, i suoi studenti ed i suoi collaboratori, lo hanno sempre seguito, stimato ed ammirato, come testimoniano le tante dichiarazioni di affetto e di stima rilasciate sulla sua pagina Fb, anche precedenti il suo decesso. E’ morto a soli 59 anni, ufficialmente per aneurisma celebrale.

I funerali si terranno domani, martedì 23 gennaio ore 11:00 nella Cattedrale di San Francesco a Civitavecchia.

Il sito web OASISANA.com, ideato dal giornalista Maurizio Martucci, collaboratore del Fatto Quotidiano, nell’articolo Grave lutto nella medicina (libera e indipendente): è morto il Prof. Giuseppe Genovesi del Policlinico Umberto I di Roma, ne traccia un bellissimo ritratto:

(…)Medico specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Psichiatria, Immunologia e Allergologia, ricercatore presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale, sezione Fisiopatologia Medica del Policlinico Umberto I dell’Università di Roma , dove ha insegnato endocrinologia), Giuseppe Genovesi era nato a Civitavecchia (Roma) nel 1958. Sposato, padre di cinque figli, agli insegnamenti accademici e la dedizione per la medicina allopatica, aveva affiancato la passione e lo studio per la quantistica, le terapie detox, le diete bio/fruttariana/vegetariane, per le medicine tradizionali, dalla Fitoterapia all’Ayurvedica e le Piante di Potere dell’Amazzonia, fondando nel 2001 la ‘Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia’ (SIPNEI), diventandone presidente dal 2004 al 2010, seguita dall’Associazione ‘Internazionale per la Ricerca sull’Entanglement in Medicina e Psicologia’ (AIREMP), collaborando con Emilio Del Giudice allo studio della coerenza dell’acqua e le sue implicazioni sulla salute umana.

Più volte ospite in convegni, incontri pubblici, programmi televisivi e rotocalchi di medicina negli ultimi anni Giuseppe Genovesi è passato alla cronache per le aspre polemiche sollevate in seguito alla decisione della Direzione sanitaria del nosocomio capitolino di rimuoverlo dal vertice del servizio ‘Sportello Malattie Rare’ e, nella recente riforma legislativa sulle vaccinazioni pediatriche voluta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, senza timore s’era poi schierato al fianco del cosiddetto ‘Popolo No Vax’: “Onore alla coerenza dell’Uomo e del Medico impegnato in difesa della verità, della libertà e della civiltà!”, scrive su Facebook Franco Trinca, medico biologo-nutrizionista, Genovesi era “impegnato nella comune battaglia per contrastare la dittatura sanitaria imposta (o meglio, rafforzata) dalla legge Lorenzin e per affermare una cultura e una politica sanitaria fondata davvero sulla Prevenzione primaria e sul rafforzamento della salute e del sistema immunitario tramite una sana nutrizione”. E poi: “Era un combattente. Ho perso un fratello, una parte di me se n’è andata – afferma Angela Barreca, dell’AIREMP, dal 1992 affianco a Genovesi, “la sua vita e la sua salute l’ha dedica al Policlinico Umberto I di Roma”. Dice Valerio Tomassini, suo amico naturopata: “Genovesi è stato coraggioso e coerente nel difendere le sue idee. È stato un esempio di vita per molti ricercando la verità sul fronte di una scienza disinteressata e sganciata dalle mafie culturali oggi imperanti nel mondo….” Cordoglio anche da parte di SIAMO, il nuovo movimento politico per la libertà di cura candidato nelle prossime elezioni politiche nazionali, che in Genovesi ricorda l’autore de “le Basi Genetiche della risposta immune alle vaccinazioni“.

(…) “La notizia mi sconvolge, lascia un vuoto: non so chi potrà continuare il suo cammino – afferma il giornalista Maurizio Martucci, ideatore di Oasi Sana – La medicina italiana ha perso un grande professionista, ha combattuto per anni contro il nemico invisibile che si nasconde dietro il riconoscimento dei diritti elementari dei malati di Sensibilità Chimica Multipla-Elettrosensibilità Stento a pensarne la morte. Lo ricordo come un indomito guerriero gentiluomo, sempre disponibile e persino amorevole coi malati. Se né andato un galantuomo oltre che un medico illuminato libero e indipendente.

Sgomento il mondo dell’associazionismo e dei malati di Fibromialgia, MCS-EHS. Addolorato il Colonnello dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni, affetto da Sensibilità Chimica Multipla in seguito all’esposizione di uranio impoverito e metalli pesanti nel conflitto dei Balcani: “Oltre ad aver perso un amico ed un medico serio e capace, abbiamo perso un riferimento importante per le cure ed io sono più solo di prima!”