Ordinanza di non potabilità dell’acqua per Monteroni

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La nuova ordinanza di non potabilità emessa oggi dal sindaco Grando, per l’acqua distribuita nella sola zona dei Monteroni, è causata come in passato da una presenza di cloruri leggermente superiore alla norma (324mg/litro rispetto al limite di 250mg/litro).

A questo proposito riteniamo doveroso precisare che il superamento di questo limite, accertato dalle analisi eseguite da ARPA Lazio, si è verificato già più volte negli anni passati ma, allora, la ASL competente non ha mai ritenuto di dover richiede al comune di emettere l’ordinanza di non potabilità. La valutazione del parametro cloruri, infatti, secondo il DPR 236/88, del D.Lgs.n° 31 del 02/02/2001 e della Direttiva CEE/CEEA/CE  n° 83 del 03/11/1998, non presenta una concentrazione massima ammissibile ma una “concentrazione che è opportuno non superare”, pari appunto a 250 mg/L essendo quello dei Cloruri uno dei 21 parametri “indicatori”, riguardanti elementi caratterizzanti, per i quali sono stabiliti valori consigliati che non dovrebbero essere superati, in quanto non determinano rischi diretti per la salute umana.

Vale anche la pena anche di chiarire che lo ione cloruro (Cl) di cui parliamo altro non è che uno dei due componenti che si ottengono dalla dissociazione in acqua del sale da cucina; tanto per fare un confronto, quando mettiamo a bollire l’acqua per cuocere la pasta introduciamo quantità di sale (cloruri) intorno ai 10grammi/litro, cioè una quantità circa 30 volte superiore rispetto a quella già presente in quell’acqua che oggi viene considerata non potabile. La fluttuazione della concentrazione del cloruro presente nell’acqua di alcuni pozzi, particolarmente vicini al mare, è frutto dell’interazione sotterranea tra la spinta che ha la falda di acqua dolce nel suo scorrimento sotterraneo nel contrastare il naturale tentativo di intrusione dell’acqua di  mare. Quando la falda si depaupera, a causa di un suo eccessivo sfruttamento, può capitare che si verifichi un aumento della presenza di cloruri su valori fluttuanti che, come nel nostro caso, possono oscillare intorno al valore limite in funzione della portata  della falda stessa che, a secondo delle stagioni, viene diversamente alimentata dalle precipitazioni.

Il valore dei cloruri presenti nell’acqua del nostro pozzo in località Statua è costantemente monitorato dai tecnici della Flavia Servizi allo scopo di comunicare tempestivamente all’ASL RM4 l’auspicato rientro nella norma del parametro e poter così revocare l’ordinanza di non potabilità. Nel frattempo ricordiamo ai cittadini della zona Monteroni che l’acqua che sgorga dai loro rubinetti è pienamente idonea per qualsiasi uso ma è sconsigliato berla. Li informiamo che potranno approvvigionarsi di acqua per consumo diretto presso le fontane di distribuzione che sono state approntate nei mesi scorsi presso il Boietto e che sono costantemente attive. Da ultimo, è importante sottolineare come l’amministrazione abbia considerato prioritario il problema della disponibilità e della qualità dell’acqua potabile, investendo da subito risorse tecniche e finanziarie per garantire alla Città una fornitura idrica continua anche in periodi di grave crisi, come nell’estate appena trascorsa, quando quasi tutti i comuni della provincia, tranne Ladispoli, sono stati sottoposti al razionamento dell’acqua. Oltre all’impianto di dearsenificazione, realizzato a tempo di record nel mese di luglio scorso, si sta concludendo la procedura per la costruzione del secondo pozzo in località Statua, opera che ci consentirà di disporre di quantità di acqua tali da poter arginare qualsiasi futura emergenza.