E noi continueremo a correre felici appresso al pallone

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Una storia di amicizia, valori e buoni sentimenti dietro
le vicissitudini di un gruppo di giovani calciatori di Cerveteri

Sentiamo spesso parlare dei giovani di oggi che non hanno valori. Ho sempre creduto che non fosse vero, che in realtà sono semplicemente, e a ragione, disincantati per ciò che li circonda e per il futuro incerto che hanno ereditato.

La storia che vogliamo raccontarvi riguarda un gruppo di ragazzi di una squadra di calcio che hanno dimostrato unione e dignità. Questa squadra era iscritta ad una scuola calcio di Cerveteri e al ritorno dalla pausa estiva si aspettavano di ritrovare il loro Mister e di giocare a una squadra ad undici. Ma mentre le altre squadre della zona si allenavano puntualmente per il pre-campionato, loro avevano fatto solo quattro allenamenti alternati e quindi non avevano la preparazione atletica adeguata.

Gli altri allenamenti erano avvenuti al di fuori della scuola, grazie alla spontanea volontà del loro Mister che li aveva riuniti e li aveva fatti correre. Le loro speranze erano quelle di partecipare ad un campionato provinciale a undici. Il cinque Settembre decidono di recarsi tutti insieme in segreteria e di chiedere il programma, che li riguardava, al presidente visto che le altre squadre già lo conoscevano.

Ma la risposta ottenuta dal presidente è stata quella che avrebbero fatto attività sportiva in genere, non confermando come alle altre categorie che avrebbero effettuato il campionato provinciale FIGC, uccidendo tutte le loro aspettative. A questo punto hanno chiesto al presidente quale fosse il loro staff tecnico. Quando il presidente ha presentato lo staff si sono resi conto che non avrebbero avuto più il loro Mister, perché era stato spostato nello staff di collaborazione riguardante la prima squadra per volere della società.

I ragazzi quindi hanno fatto presente che la squadra era stata formata da loro e dal Mister e che se loro facevano parte di quella società era perché li seguiva unicamente il Mister Renato. La risposta del presidente fu che pochi allenatori avevano la capacità di Mister Renato per collaborare con la prima squadra.

A questo punto i ragazzi, non trovando più la loro guida tecnica ed educativa, hanno deciso di andarsene non ritenendo adeguato lo staff che li avrebbe seguiti. Uscendo hanno contattato il loro Mister informandolo che non si sarebbero più segnati in quella scuola. E’ da tener presente che il Mister, in tempi non sospetti, aveva già avvisato il presidente che i ragazzi non avrebbero accettato, di buon grado, questa soluzione.

Per questo motivo è stato ritenuto responsabile dell’accaduto ed è stato escluso dallo staff tecnico della società, prima ancora di sapere ciò che i ragazzi avevano deciso. Così 13/15 ragazzi hanno abbandonato definitivamente quella scuola calcio ed hanno chiesto aiuto al loro Mister. Bisogna dire che il loro Mister si è prodigato per trovare loro una nuova scuola calcio e tutti i ragazzi sono stati assorbiti da RIM SPORT mantenendo il loro allenatore.

Questa storia ci parla di ragazzi coerenti, uniti, legati tra loro e al loro Mister che al di là delle vittorie sul campo ha vinto sull’unione, perché i ragazzi non sono numeri. Non sono burattini che stanno alle decisioni imposte. E’ da tener presente che non sono i soli ad aver abbandonato questa scuola calcio perché anche altri avrebbero subito preferenze e favoritismi.

Certo è, che perdere tutta un’intera squadra, dovrebbe far riflettere seriamente i vertici. I ragazzi non sono stati presi in considerazione in nessun modo, né loro, né i genitori ma soprattutto i loro sogni. Comunque grazie a questa nuova società sportiva, oggi i ragazzi hanno l’onore di essere la prima e unica squadra di calcio di questa scuola RIM SPORT grazie alla quale hanno trovato una casa e sono rimasti uniti mantenendo il loro Mister.

Sulla richiesta dei genitori, che si erano sentiti di serie B perché mai contattati dal precedente Presidente per essere informati sul futuro dei loro figli, Mister Renato Zannella e il suo vice Alessio Rinaldi, hanno dato la possibilità a questi ragazzi di correre uniti e felici.

Bisogna dire che questa storia ha sensibilizzato anche altre società che hanno deciso di sponsorizzarli. Un ringraziamento speciale per averli sponsorizzati va fatto al Bar Mazzei, Rinaldi Serramenti, Owner Sport e al Bar Pasticceria Dolci Incontri. Auguriamo a questa Squadra che ha dimostrato di esserlo nel vero senso del termine di continuare a correre felici dietro il pallone e dietro l’occhio vigile di Mister Renato.