“Lo Ius soli non può essere una bandiera elettorale”

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Riceviamo e pubblichiamo da Futuro Democratico. 

“Lo Ius soli non è un tema di partito, né deve diventarlo. Non può essere una bandiera elettorale. Sia piuttosto al centro di una grande campagna culturale e civile. Vorrei che ogni singolo parlamentare fosse chiamato a rispondere alla propria coscienza su un’idea di società”. L’appello è stato così lanciato, con un’intervista su Repubblica, da Walter Veltroni.

Come Futuro Democratico sottoscriviamo l’appello di Veltroni.

Una norma di civiltà e di semplice buon senso etico e giuridico come lo Ius Soli deve essere discusso ed approvato in Aula con tutta l’urgenza che al momento è necessaria. Dobbiamo uscire dalle visioni distorte della destra populista che utilizza anche falsi dati per diffondere la paura. Quando si parla di Ius Soli e Ius Culturae non si parla assolutamente di migranti, ma parliamo di minori, bambini e bambine, che sono nati in Italia, che frequentano le nostre scuole e che hanno genitori che lavorano regolarmente in Italia.
Non dimentichiamo che ad oggi molti ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, che spesso non hanno neanche mai visitato il loro paese di origine, hanno problemi quotidiani legati al loro status. Possedere solo il passaporto straniero anche se nati in Italia, significa avere problemi anche a partecipare alle gite scolastiche e nel muoversi liberamente all’interno della UE.
Quindi abbiamo deciso di condividere l’appello del Sindaco Pascucci e aderire allo sciopero della fame per lo Ius soli, una misura giuridica che, contrariamente dalle affermazioni allarmistiche della destra e dei populisti, consentirebbe di aumentare l’integrazione e la coesione sociale riducendo inoltre il rischio di criminalità, a vantaggio di tutti, immigrati e cittadini italiani.

FUTURO DEMOCRATICO