A poche ore dal sorteggio dei play off per l’accesso alla fase finale dei Campionati del mondo di calcio del prossimo anno in Russia, una proposta provocatoria ma spunto di riflessione è arrivata dal manager internazionale e procuratore sportivo Alessio Sundas.
Protagonista nei mesi scorsi della rivoluzionaria idea alla Fifa di ridurre il numero dei giocatori extracomunitari che i club europei possono schierare in campo. Un’idea basata sulla consapevolezza che, senza la valorizzazione dei giovani nei vivai, il calcio italiano sarebbe destinato ad un ruolo marginale entro pochi anni. Ora, dal cilindro del responsabile dell’agenzia Sport Man à balzata fuori una proposta che chiama direttamente in causa la Nazionale azzurra che tra poche ore conoscerà l’avversaria per i play off di novembre.
“Le recenti prestazioni degli Azzurri – spiega Sundas – ci hanno convinto che, senza una inversione di tendenza, il nostro football non avrà un futuro luminoso. Abbiamo una Nazionale di giocatori che hanno dato tanto ma che risentono del peso dell’età, tutti ci auguriamo che gli Azzurri si qualifichino per la fase finale della Coppa del mondo ma sappiamo anche che ci arriveremo col fiatone. E’ il momento di guardare in faccia la realtà, fingere che il nostro football sia in salute sarebbe irrispettoso dei milioni di tifosi che seguono con passione ed amore le festa della Nazionale e delle squadre di club. L’Italia è in palese difficoltà per arrivare ai Mondiali, nelle coppe europee appena una nostra squadra incontra un top club rimedia sonore sconfitte, la nostra Serie A è livellata sempre più in basso con 5 squadre nettamente superiori alle altre 15 che giocano per piazzamenti di rincalzo. A fine campionato tra la prima e l’ultima ci saranno almeno 70 punti di differenza, è evidente che occorre cambiare tutto prima che sia troppo tardi, la gente fugga dagli stadi per non assistere a partite noiose, gli sponsor abbandonino la tv a pagamento che trasmette calcio. Non abbiamo la bacchetta magica – prosegue il manager Sundas – ma che la Federazione italiana gioco calcio e la Lega calcio prendano atto della situazione. Non abbiamo più ricambi di campioni come Buffon, Chiellini e Bonucci, ad esempio, o di Totti e De Rossi, perchè da anni i settori giovanili sono stati dimenticati. Non c’è più nessuno che insegni calcio ai bambini, sin dalle categorie più piccole prevale solo il risultato, a 14 anni ci sono ragazzini che si presentano col procuratore, spinti dai genitori a bussare a quattrini. Come agenzia Sport Man abbiamo assistito spesso a queste scene, c’è gente che non sa stoppare un pallone e chiede soldi sin dai campionati giovanili. Ci sono stati esempi eclatanti di appena maggiorenni la scorsa estate che hanno tentennato se accettare o meno 5 milioni di euro di ingaggio. Il primo passo deve essere incentivare le Scuole Calcio, in Italia si trova sempre un muro in questo settore, molti si nascondono dietro la mancanza di fondi. La Sport Man, in ossequio alla propria filosofia, ha aperto Scuole Calcio in Europa, in Africa, in Cina ed un Sud America creando posti di lavoro per tecnici, allenatori, preparatori e staff medico. Vorremmo poter realizzare le stesse operazioni anche in Italia se molti club la smettessero di pensare che è più importante vincere il Campionato Pulcini invece di insegnare a giocare a pallone ai bambini. In questo scenario, la Figc ha le sue responsabilità anche ad alto livello, con la scusa che mancano i soldi si sono effettuate scelte rispettabili ma poco produttive. Le recenti prestazioni della Nazionale sono la fotografia nitida di questo grigiore. Con il massimo rispetto per il mister Ventura, persona squisita e di competenza calcistica, siamo dell’idea che per rilanciare la nostra Nazionale occorra effettuare una scelta coraggiosa e di alto livello. Carlo Ancelotti è un allenatore vincente e competente che potrebbe essere la soluzione giusta per rilanciare la Nazionale azzurra, cancellando quegli orribili spettacoli che abbiamo visto in campo nelle qualificazioni per la Coppa del mondo. Il calcio è allegria, è divertimento per la gente. Senza noia e spettacoli indecorosi come le barricate contro l’Albania per difendere una striminzita vittoria. Ci pensino i dirigenti della Figc e, invece di piangere sempre che non c’è un euro in cassa, scelgano Ancelotti come allenatore dell’Italia se superassimo i play off”.