“La squadra è sul fondo della classifica, i tifosi rumoreggiano, si rincorrono le voci sulla conferma o meno dell’allenatore. Ci domandiamo cosa aspetti il presidente Preziosi ad invertire la rotta, ascoltando le proposte di chi vorrebbe acquisire e rilanciare il Genoa Football Club prima che cada nel baratro”.
Un ultimo appello al massimo dirigente rossoblù è giunto dall’agente Fifa e manager internazionale, Alessio Sundas, che nel ruolo del mediatore aveva presentato ufficialmente al presidente Preziosi una proposta per l’acquisto del club da parte di un famoso imprenditore toscano del settore tessile.
“Opportuna come mai – – prosegue Sundas – arriva la sosta del campionato di Serie A. Ci sono due settimane di tempo per cambiare la situazione, il naufragio della trattativa per la cessione del Genoa alla Sri Group apre ora le porte alla possibilità di intavolare un accordo serio, a patto che Preziosi non alzi le barricate anche dopo aver ricevuto la nostra lettera ufficiale di intenti. Pochi giorni fa avevamo posto una domanda pubblicamente al presidente del Genoa, chiedendo perché si rifiuta di ascoltare la proposta ufficiale per acquisire il pacchetto di maggioranza delle quote societarie. Un progetto che prevede l’attuazione di un immediato piano di consolidamento economico e rilancio tecnico della più antica squadra di calcio italiana. Eravamo e siamo disposti a discutere di tutte le questioni più delicate sul tappeto, come il pagamento dei debiti con il Fisco e la valutazione dei giocatori. Ed anche l’annosa questione dello stadio in convivenza con la Sampdoria. Il Genoa sta affondando sotto gli occhi di una dirigenza che sembra sempre più l’orchestrina del Titanic: Preziosi suona il violino mentre il suo club ha sbattuto contro l’iceberg e si prepara ad affondare. Questa è veramente l’ultima chiamata, l’imprenditore che rappresento, un nome gigantesco dell’economia italiana, è pronto al closing immediato nel caso sia raggiunta una intesa di buon senso. Siamo amareggiati dall’ostracismo del massimo dirigente rossoblu nei confronti della nostra proposta ma ci auguriamo che ora prevalga il buon senso.Non si può parlare di volere una trattativa trasparente se poi ci si rifiuta di guardare negli occhi chi potrebbe salvare veramente il Genoa”.