Tidei chiede azioni immediate.
Il crollo del Castello di Santa Severa. Anni di incuria e tagli ai finanziamenti portano al disastro. Dal Comune decine di segnalazioni disattese. Righini e Mari: un pentimento che arriva troppo tardi. Chiesta un’indagine approfondita sulle responsabilità del crollo e un piano di restauro dettagliato. Disposti sopralluoghi.
Tidei chiede azioni immediate. “La Regione prova a correre ai ripari quando siamo ormai in piena emergenza. Il crollo “annunciato” al Castello di Santa Severa è l’inevitabile conseguenza di anni di incuria e di tagli ai finanziamenti e la Regione non può più nascondersi dietro a scuse e promesse vuote” .
Così il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei che chiosa anche le dichiarazioni dell’assessore Righini e della consigliera Mari: “Eccoli, i pentiti del giorno dopo, ma sono alquanto inquietanti quando parlano di aver “verificato la possibilità di stanziare fondi”. Per loro stessa ammissione, dunque, nel bilancio Regionale (quello vero e non quello delle favole) non sono stati previsti stanziamenti a favore del Castello, malgrado le decine di segnalazioni fatte partire dal Comune. Evidentemente per accorgersene hanno dovuto aspettare che il tetto gli cadesse sulla testa”.
Ora il sindaco Tidei ha chiesto un piano di restauro dettagliato e finanziato adeguatamente, con tempi certi per la sua realizzazione un’indagine approfondita sulle cause del crollo: “Chiediamo inoltre la individuazione dei responsabili a tutti i livelli, con la partecipazione di Comune e Soprintendenza per l’adozione dei provvedimenti necessari a loro carico”.
A seguito del crollo avvenuto al Castello di Santa Severa, il sindaco ha disposto infine un immediato sopralluogo tecnico da parte degli esperti per verificare lo stato di sicurezza dell’intera struttura. In base ai risultati delle perizie, non si esclude la possibilità di un provvedimento di messa sotto sequestro per tutelare l’incolumità pubblica.