Litigi, polemiche e zero trasparenza in casa etrusca che rinuncia pure al concerto di Capodanno.
Il Natale alle porte. I primi eventi comunicati a singhiozzo, la rinuncia al concertone di Capodanno (la piazza vuota dello scorso anno evidentemente è da lezione) mentre la vicina Ladispoli lancerà Nek per il suo secondo evento di fila a San Silvestro.
Poi il commercio che non decolla, i soliti problemi di una città un po’ giù di tono, come lo è del resto la politica. Doveva essere nominata già da un paio di settimane la nuova Giunta, ma anche questi giorni sono stati contraddistinti dai soliti veleni che non stanno portando a nulla se non ad aggiungere confusione ad una situazione ferma praticamente dallo scorso maggio. È il mese in cui si erano dimessi due assessori, Francesca Badini e Matteo Luchetti rispettivamente da Servizi sociali e Matteo Luchetti, con 8 consiglieri comunali usciti dalla maggioranza. Un patatrac. Un’estate superata con grandi difficoltà, l’autunno iniziato pure peggio e niente sorrisi nemmeno da Babbo Natale.
Salvo clamorosi sviluppi, che non sono nemmeno da escludere dopo il presunto tentativo di depotenziare il Partito Democratico, tre esponenti della nuova squadra amministrativa dovrebbero essere di Governo Civico. Si parla di una donna e due uomini, tra cui lo stesso Matteo Luchetti che a maggio, come detto, era uscito dalla porta principale dichiarandosi non più in sintonia con Gubetti e i dem. Un altro nome è quello di Alessandro Gazzella mentre un assessorato invece potrebbe strapparlo la lista Noi per Cerveteri. Nomi che si rincorrono, poi smentiti, le polemiche che contraddistinguono questa lunga, interminabile fase di crisi. Mentre otto consiglieri comunali di opposizione hanno sottoscritto una mozione per sfiduciare il sindaco che è praticamente accerchiata dai dissidenti che l’avevano sorretta nella campagna elettorale del 2022. Così Gianluca Paolacci, Vilma Pavin, Alessandro Fondate, Luca Piergentili, Salvatore Orsomando, Luigino Bucchi, Emanuele Vecchiotti e Lamberto Ramazzotti. «Abbiamo aspettato sette mesi in cui l’amministrazione guidata da Elena Gubetti ha portato la città verso l’agonia. Ora basta: non siamo più disposti a tollerare questa situazione di stallo». Poi rilanciano: «Alla luce di tutto ciò, invitiamo i consiglieri di maggioranza dissidenti, che da tanti mesi hanno deciso, con questo percorso, le sorti della città, a sottoscrivere la mozione in modo che possa essere discussa e votata in consiglio comunale». Chiaro invito per Carmelo Travaglia, Antonella Di Cola e Angelo Galli di Cerveteri Democratica e Alessandro Gazzella, Claudio Nucci, Maria Antonietta Pilu, Anna Mastrandrea, Adele Prosperi di Governo Civico il cui leader è l’ex sindaco Alessio Pascucci.
E a Ladispoli? L’euforia non si può dire che manchi, anzi l’amministrazione comunale ha sciolto il rebus di Capodanno puntando sul concertone. Dopo Gianna Nannini ci sarà Nek. Un appuntamento a cui i ladispolani ormai si sono abituati. Bocche cucite per tutti questi giorni a Palazzo Falcone. Erano circolati tanti nomi, come i Ricchi e Poveri, Achille Lauro, Tananai. Alla fine però solo false piste. In diretta social, la verità all’interno della biblioteca comunale Peppino Impastato. Reso pubblico anche il nome della presentatrice della serata: sarà Andrea Delogu, conduttrice del grande schermo ma anche attrice. Annunciato un gradito ritorno, quello di Ema Stokholma con il dj set fino alle 2 di notte. L’opposizione contesta la spesa (375mila euro) ma anche l’anno scorso alle polemiche aveva risposto Grando schermandosi sul bilancio «sano» e sul fatto che ormai Ladispoli «è una città che non ha nulla da invidiare alle grandi località». Uno spirito coeso nel centrodestra anche nell’organizzare le feste (al contrario dei cugini etruschi). E quasi passano in secondo piano i movimenti politici per il futuro con Carmelo Augello, il presidente del Consiglio e Marco Lo Guzzo, neo consigliere comunale, entrati nella lista “Per Ladispoli”. Ecco le prime manovre per le future elezioni.