I PESCATORI AVRANNO I BOX DOPO LA TROMBA D’ARIA DEL 2016
di Emanuela Rossi
Ladispoli e il suo piccolo approdo erano finiti lo scorso anno nel Piano dei Porti di interesse economico della Regione tramite una delibera che ha previsto nuovi siti e approdi di dimensioni comprese tra i 300 ed i 500 posti barca, in conformità con gli aspetti ambientali e costieri.
Intanto però c’è da considerare il presente, e il presente certifica l’inizio di un restyling per Porto Pidocchio, in via Marco Polo. È un’opera molto attesa dai lavoratori professionisti perché da quel novembre del 2016 non ci sono più i box demoliti dal passaggio di una tromba d’aria che creò devastazione sulla costa, e anche due vittime, oltre a una decina di feriti. Nel dettaglio si tratta di 126mila euro per un piano straordinario a valorizzare e promuovere il patrimonio ittico.
Si punta a un vero e proprio mercato all’aperto per consentire la vendita diretta del pescato locale stagionale. Il progetto include servizi igienici, docce, spogliatoi, con la possibilità di collocare piccoli manufatti, di facilissima rimozione, a carico degli interessati. È stata pubblicata in queste ore la determina dirigenziale sull’Albo Pretorio del municipio firmata dal comandante della Polizia locale, Sergio Blasi.
Provvedimento che include «interventi di adeguamento delle colonnine elettriche al fine del funzionamento degli argani e dei verricelli dei singoli pescatori, nonché l’installazione del cancello carrabile e di doghe in legno per aumentare la resistenza». A breve i lavori entreranno nella fase clou per risollevare una categoria che da anni è in difficoltà per via dei problemi relativi all’insabbiamento del fondale marino e dell’erosione ma anche per la mancanza di spazi adeguati dopo il tornado catastrofico.
«Avevamo promesso un impegno sul porticciolo – conferma Pierpaolo Perretta, delegato al Demanio Marittimo – e la nostra volontà è anche quella di creare le basi affinché almeno un giorno a settimana venga riservato alla vendita del pesce, magari in modo calmierato anche per valorizzare il pescato della nostra costa. Inizieremo a ragionarci con i nostri pescatori».
Le reazioni. Storici lavoratori che vedono di buon occhio questo cantiere. «Da tanto, troppo tempo – spiega Giampaolo Agrestini del circolo di Porto Pidocchio – siamo alle prese con tante difficoltà. Certamente il discorso della tromba d’aria ci ha penalizzato ma ora avremo a disposizione 12 box che sono fondamentali per l’attività che svolgiamo. Ci saranno celle frigorifere e un’organizzazione diversa del nostro lavoro. In questi anni ci siamo spogliati dentro le auto».
Da risolvere ci sono ora le problematiche relative all’erosione in attesa dei 6 milioni di euro che la Regione dovrebbe sbloccare. «Speriamo si faccia in fretta – prosegue il pescatore – alcuni giorni soffriamo e non riusciamo ad uscire con le nostre barche. La scorsa settimane le mareggiate hanno creato danni e siamo costretti ad arretrare di parecchi metri quasi fino alla strada».