SOTTO SFRATTO I GATTI DELLE MURA AURELIANE

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Complici i lavori del PNRR, la Sovrintendenza Capitolina torna di nuovo alla carica contro i gatti della colonia felina, come nel 2016 quando voleva allontanarli dalle Mura Aureliane, dove vivono da secoli.  La cittadinanza insorge e arriva la petizione sul web.

In realtà i piccoli felini abitano questa magnifica cinta muraria, fatta erigere tra il 270 e il 275 d.C. dall’imperatore Aureliano per difendere Roma, capitale dell’Impero romano, da eventuali attacchi dei barbari, praticamente da sempre.

mura aureliane
I gatti abitano sempre le antiche mura-Pagina Facebook Gatti felici delle Mura Aurelieane

Oggi dei 19 chilometri originari ne rimangono circa 12 e in alcuni tratti sono in condizioni precarie. La struttura difensiva, che cingeva una superficie di quasi 1.200 ettari, è una delle più antiche e meglio conservate che sono rimaste. Lungo il tracciato della fortificazione furono realizzate porte in corrispondenza degli assi stradali preesistenti.

Uno scorcio delle Mura Aureliane-Museo delle Mura

Le Mura di Aureliano raggiungevano un’altezza di circa 6,50 metri e uno spessore di 3,50 metri. Massicce torri quadrate, fornite di una camera coperta utilizzata per la postazione delle macchine belliche e di una terrazza scoperta raggiungibile per mezzo di scale, scandivano il tracciato ogni 30 metri.

Tra il 401 e il 403 d. C. l’imperatore Onorio avviò un generale rifacimento delle mura. L’intera struttura difensiva fu rinforzata, innalzando di un piano sia i camminamenti che le torri. Oggi per salvaguardare e mettere a frutto questa meraviglia italiana la Sovrintendenza Capitolina punta alla realizzazione del famoso Parco Lineare sfruttando l’occasione offerta dai finanziamenti europei e trattandosi di fondi legati al PNRR i lavori dovranno essere ultimati entro il 2026.

Le mura Aureliane viste dall’alto – Museo delle Mura

E qui scatta l’emergenza per i poveri mici che abitano negli anfratti offerti da queste vecchie mura da secoli e rappresentano anche un’autentica attrazione turistica e che oggi, di fatto, si trovano sotto sfratto. “Ora vogliono di nuovo cancellare una presenza storica per sterilizzare l’ambiente delle mura, come se i felini fossero responsabili del degrado. I gatti non potranno più vivere lì, non potranno essere nemmeno sfamati adeguatamente, tantomeno potranno rifugiarsi nelle mura”, si legge nella petizione lanciata su Change.org, che ha già raccolto più di 2.500 firme. Bruno Marini promotore della petizione tiene a precisare che i gatti non possono essere allontanati per legge, ma ci sono delle difficoltà oggettive che vanno superate per il bene della colonia e soprattutto per evitare che si ripeta quello che era successo in passato. I problemi connessi alla presenza di colonie dei gatti è una costante che si ripete ogni volta che ci sono lavori, in questa benedetta città, prosegue. Anni fa ci provarono pure con Torre Argentina. Fortuna che ci sono le leggi, afferma.

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Il tracciato delle Mura Aureliane – Sovrintendenza Capitolina

Le coline feline,infatti sono considerate dal legislatore patrimonio pubblico e i gatti non possono essere allontanati dal loro “habitat”. Non è la prima volta che sono nel mirino, come ci dice il vecchio detto romano “Nun c’è trippa pe gatti”. Erano gli inizi del 900 quando il primo cittadino della capitale, Ernesto Nathan, famoso per i suoi tagli alla spesa, scoprì nel bilancio cittadino la voce “frattaglie per gatti”, che eliminò prontamente.

La petizione: https://www.change.org/GattiMuraAureliane

 Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com