Ci chiediamo perché il Sindaco del Comune di Pomezia abbia ignorato le richieste dei suoi cittadini contro la costruzione dell’impianto a biogas e l’ampliamento della centrale di trattamento dei rifiuti umidi.
La Regione Lazio sta sacrificando un intero territorio a scapito della salute dei cittadini e del loro benessere con gravi ripercussioni sull’ambiente, puntando ad uno sviluppo strategico regionale legato al trattamento dei rifiuti, con il benestare delle istituzioni locali che non hanno interpellato né tantomeno dato garanzie ai residenti.
La cittadinanza è fortemente preoccupata – commenta il segretario nazionale Rea Gabriella Caramanica. Abbiamo visto i risultati a Malagrotta, le condizioni in cui hanno vissuto i cittadini, esposti ad inquinamento atmosferico. Famiglie costrette a vivere per anni nelle loro abitazioni con le finestre chiuse a causa dei forti odori emanati dalla discarica, anche a distanza di chilometri. Pensiamo anche alle difficoltà del mercato immobiliare in considerazione del crollo del valore che subiranno gli immobili. Rilancia il Segretario nazionale.
Come si può pensare ad una sostenibilità del territorio se in questa area, già sottoposta ad un forte sviluppo industriale, si aggiungono altre centrali? – conclude Caramanica, ricordando che a poca distanza sarà inoltre creato un termovalorizzatore di Santa Palomba, ammonendo sul rischio infiltrazioni mafiose, alla luce del recente scandalo delle tangenti che ha coinvolto la Teknoservice, l’azienda che raccoglie i rifiuti anche a Pomezia.