ALTRO INCIDENTE MORTALE SULLA DOGANALE “KILLER”

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TANTE STRADE A RISCHIO: SULLA SETTEVENE PALO E ALL’INCROCIO TRA L’AURELIA E VIA FONTANA MORELLA.

Due incidenti sulla Doganale “killer”, uno purtroppo mortale in cui ha perso la vita il 68enne pensionato Mario Scannelli; nell’altro solo per miracolo non ci sono stati feriti. E poi a Cerveteri tanti altri punti a rischio, sui quali la classe politica dovrebbe intervenire prima che si verifichino altri schianti o che ne risenti ulteriormente la viabilità, come all’incrocio tra la via Aurelia e via Fontana Morella, o sulla via Settevene Palo all’altezza dello svincolo per la A12.

 

Come detto però i riflettori sono nuovamente accesi su via Doganale. L’indagine della Procura di Civitavecchia è per omicidio stradale ma è una dinamica ancora tutta da chiarire quella relativa all’incidente mortale di Borgo San Martino. L’investitore, alla guida del suo camion, è un ladispolano 63enne. Tanti i nodi irrisolti di questa drammatica vicenda (la seconda tragedia nel 2024 sulla Doganale).

Il primo aspetto è legato alla velocità. Il conducente del mezzo pesante pare stesse procedendo con una velocità oltre i limiti consentiti. La Doganale è una strada provinciale. Verso nord, in quel tratto, gli automobilisti sono costretti a viaggiare a non più di 50 chilometri orari; sull’altra corsia di marcia addirittura a 30 per via della pavimentazione dissestata e piena di insidie. Una decisione che Città Metropolitana ha adottato anche in altre arterie del territorio.

Gli accertamenti tecnici, così come i rilievi, sono stati svolti dalla Polizia Municipale di Cerveteri, in ausilio nei giorni seguenti con la Polstrada. Poi c’è da stabilire con precisione la dinamica. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, pare che Mario Scannelli sia stato costretto a fermarsi improvvisamente forse perché rimasto senza carburante e sarebbe sceso dall’abitacolo posizionandosi nella parte anteriore del mezzo. È in quel momento che è sopraggiunto il tir. Nella successiva carambola il 68enne sarebbe stato investito anche se non si esclude che possa essergli crollato addosso il carico del suo stesso furgone.

Nel 2024 è la seconda vittima in via Doganale. A marzo di quest’anno era deceduto Giacomo Taramanni, un 78enne di Valcanneto travolto e ucciso da un furgone mentre era in sella alla sua bicicletta sempre all’altezza di Borgo San Martino. Tanti altri gli impatti violenti nei mesi successivi tanto da spingere abitanti e comitati a chiedere delle misure di sicurezza. Giorni fa un furgone è uscito fuori strada sfondando il cancello di un’abitazione rischiando di travolgere una famiglia con il loro cane. L’ultimo incidente è avvenuto all’altezza del chilometro 5,500 in prossimità della frazione di Valcanneto. Il conducente del mezzo è uscito illeso dall’abitacolo.

«Evitato il peggio solo per miracolo – racconta Luigino Bucchi, consigliere comunale di opposizione – davanti al cancello abbattuto poco prima c’erano delle persone. Proporrò nuovamente un’interrogazione in aula sottoponendo all’attenzione di tutti la pericolosità dei veicoli che sfrecciano a velocità elevata in particolar modo in quel tratto di strada che attraversa il centro urbano, chiedendo di intervenire con soluzioni mirate per garantire a cose e persone in transito una maggiore sicurezza».

Le altre criticità. Voragini sull’asfalto, crepe sulla pavimentazione e incroci a rischio. Tante zone periferiche di Cerveteri necessitano di interventi per la sicurezza di automobilisti e pedoni. Tra le aree più a rischio Cerenova e Campo di Mare dove i residenti sono infuriati per le condizioni dell’asfalto. «Pericolosissima per chiunque percorrere via Veio, via Prisco e via Vetulonia – scrive pubblicamente Laura -, spero non cada mai nessuno, ma sono arterie conciate male. Il comune dovrebbe intervenire».

I comitati si fanno sentire. «C’è bisogno di un serio piano di riqualificazione di queste due località – interviene Alessio Catoni, presidente del comitato cittadino Cerenova-Campo di Mare – finora l’amministrazione comunale ha puntato molto sulla pista ciclabile creando grandi problemi agli abitanti e alla viabilità».

Non va meglio sulla Furbara-Sasso e in via di Ceri, entrambe arterie provinciali. E c’è pure da riqualificare il quartiere Tyrsenia. Critiche a non finire all’incrocio tra via Morella e la statale Aurelia dopo l’apertura del centro commerciale prima, della farmacia comunale poi. Mancano le infrastrutture. Sulla Settevene Palo si verificano incidenti ogni mese prima dello svincolo autostradale