NON RESTA CHE IL TAXI PER CHI NON HA L’AUTO MA COSTA PIÙ DI 40 EURO.
“Mi scusi, come faccio ad arrivare alla Necropoli da qui?”. Una domanda apparentemente banale quella di una turista, italiana, scesa alla stazione di Ladispoli. Ma è la risposta a non essere affatto scontata perché, senza collegamenti diretti, l’unico modo è prendere un taxi oppure arrivare alla stazione di Cerenova e attendere uno dei pochi bus a disposizione per la Banditaccia. Nel primo caso, tra andata e ritorno, ci vogliono quasi 50 euro.
La Banditaccia è sito Unesco dal 2004 ma è sempre troppo isolata nonostante sia un’area archeologica tra le più preziose in Italia. «In base al regolamento comunale – ha spiegato un tassista ladispolano – il massimo come tariffa è di 10 euro all’interno del territorio, fuori comune però naturalmente il costo sale. C’è da considerare che al ritorno la nostra auto di servizio torna vuota e questo incide».
Pagando 20 euro all’andata e 20 al ritorno di taxi, con 9 euro di biglietto del treno sempre tra andata e ritorno, e l’ingresso alla Banditaccia (10 euro), una giornata nelle tombe etrusche vale almeno più di 50 euro. A Cerveteri i taxi non ci sono proprio. E chi usufruisce del treno? Una vera e propria odissea per un turista che partirebbe dalla Capitale per recarsi a Cerveteri.
L’opzione A è utilizzare le fasce orarie che consentono un collegamento con la necropoli. Sono disponibili soltanto quattro corse sulla linea ferroviaria Roma-Civitavecchia (8.12; 10.12; 10.42 e 15.12 con partenza da Termini) con annessa navetta allo scalo di Cerenova. E quattro corse da chi arriva da Civitavecchia (8.42; 10.44; 10.52 e 15.52). Con poco meno di 5 euro si arriva alla Banditaccia.
E c’è chi accompagna direttamente i turisti alla Banditaccia. «Mi è capitato in estate ad esempio – ha spiegato Enzo Musard, presidente del comitato di zona di Cerenova e Campo di Mare – nei pressi della stazione ferroviaria di Cerenova ho fatto salire una famiglia inglese composta da quattro persone per portarli alla necropoli. Cercavano un modo per arrivare su senza ottenere risposte. Quella del trasporto pubblica è una problematica di questo territorio. Non ci sono nemmeno corse che partono da Cerenova verso il cimitero di via dei Vignali. C’è un bacino di utenza misero proprio per quanto poco incide il servizio».
Lo stesso sindaco etrusco, Elena Gubetti, ha ammesso delle difficoltà oggettive nei collegamenti. «Sono troppo poche le corse esistenti, il vero obiettivo è di poter rendere fruibile la necropoli ai turisti che arrivano con i mezzi del trasporto pubblico e non con l’auto privata. Richiederemo a Regione e Ministero dei finanziamenti ad hoc affinché siano attivate delle navette speciali. È ovvio che non può pagarle né il Comune e né il direttore del parco archeologico».