Il tema dell’edizione 2024 è quello delle diseguaglianze. Oltre sessanta relatori e diverse location, che ruotano attorno al teatro Menini e che ospitano dibattiti e conferenze sulle diverse sfumature del tema.
di Andrea Macciò
È stata presentata martedì 1° ottobre la nuova edizione del Festival della Sociologia di Narni, che si svolge quest’anno dal 3 al 6 ottobre 2024 nella città umbra.
Il Festival è nato a Narni nell’ottobre del 2016, e fin dalla sua origine, le due giornate sociologiche si sono prefissate incontri di vario tipo sia dentro il mondo accademico, sia fuori dalle aule universitarie. Ogni edizione ha visto il susseguirsi di lectio magistralis di sociologi di spicco internazionale, panel tematici, conversazioni tra sociologi ed esperti della società civile, puntando al ruolo pubblico della disciplina.
Per consentire un dialogo aperto dentro e fuori il mondo accademico, sono state nelle scorse edizioni determinanti le iniziative che hanno visto il coinvolgimento di giornalisti e artisti di varia provenienza. Il Festival è un’occasione d’ incontro quindi non meramente accademica, che mira a coniugare la presenza tanto di sociologi, quanto di artisti di varia matrice, capaci di poter coniugare la rappresentazione sociale del nostro vissuto, attraverso espressioni cinematografiche, musicali, fotografiche, teatrali, e una vetrina anche per le scuole superiori del contesto umbro, che hanno l’opportunità di vivere due giorni di formazione, di ascoltare e conoscere nomi rilevanti della sociologia contemporanea. La sociologia in Italia si è affermata come disciplina autonoma solo nel dopoguerra e negli ultimi anni ha assunto una crescente importanza nel dibattito pubblico.
Per consentire un dialogo aperto dentro e fuori il mondo accademico, sono state nelle scorse edizioni determinanti le iniziative che hanno visto il coinvolgimento di giornalisti e artisti di varia provenienza. Il Festival è un’occasione d’ incontro quindi non meramente accademica, che mira a coniugare la presenza tanto di sociologi, quanto di artisti di varia matrice, capaci di poter coniugare la rappresentazione sociale del nostro vissuto, attraverso espressioni cinematografiche, musicali, fotografiche, teatrali, e una vetrina anche per le scuole superiori del contesto umbro, che hanno l’opportunità di vivere due giorni di formazione, di ascoltare e conoscere nomi rilevanti della sociologia contemporanea. La sociologia in Italia si è affermata come disciplina autonoma solo nel dopoguerra e negli ultimi anni ha assunto una crescente importanza nel dibattito pubblico.
Un appuntamento, quello del Festival della Sociologia, che non si è fermato neanche nel 2020-2021 trattando temi anche molto importanti e analizzando le radicali trasformazioni sociali di questi anni da diversi punti di vista, e che oggi è diventato un appuntamento fisso della stagione culturale dell’autunno umbro.
Il tema dell’edizione 2024 è quello delle diseguaglianze.
Cosa si intende per diseguaglianze? Come si intersezionano? Perché il reddito è solo una delle dimensioni delle diseguaglianze? Cosa pensano sociologi e sociologhe delle diseguaglianze? È ora di imparare a conoscerle e a lavorare per la loro riduzione?
Tutti questi temi saranno in discussione nella “tre giorni” dal 4 al 6 ottobre, dopo l’anteprima di giovedì 3 ottobre.
Oltre sessanta relatori e diverse location, che ruoteranno attorno al teatro Menini e che ospiteranno dibattiti e conferenze sulle diverse sfumature del tema.
Uno dei dibattiti più “curiosi” e originali tratterà il tema della disuguaglianza a partire dall’evento simbolo della città di Narni, “La corsa dell’Anello”.
In occasione del Festival della Sociologia saranno inaugurate anche due mostre d’arte. Alla Casa del Popolo di Largo Ivo Germani dal 3 al 13 ottobre l’associazione Artem presenta “La fortuna di essere nati” a cura di Anastasia Clafferty e Franco Profili.
La storica collaborazione di Artem con il Festival della Sociologia propone quest’anno una mostra che racconta con il linguaggio dell’arte il tema delle diseguaglianze infantili.
Gli artisti sono stati scelti conoscendo la loro attenzione per i tanti e diversi aspetti socioculturali che segnano la vita degli abitanti del pianeta. I bambini sono spesso tra le prime vittime delle condizioni economiche, politiche, ambientali e religiose di un territorio.
Ai diciassette artisti selezionati per la mostra si aggiunge un lavoro di gruppo proposto dal “Polo Autismo Rieti”.
Ogni artista ha letto a suo modo la tematica, con l’obiettivo di costruire un unico racconto tra tanti diversi pensieri.
La mostra “La fortuna di essere nati” è parte del circuito del Festival “Cantiere Arti Urbane” che proseguirà tra Terni e le città limitrofe fino al 16 di novembre.
Orari di apertura: dal 4 al 6 ottobre 10-19.30, dal 7 all’11 ottobre 9-18.30, 12 e 13 ottobre 10.30-13 e 14-19.30.
Presso l’Auditorium Bortolotti del complesso monumentale di San Domenico di Narni venerdì 4 ottobre allle 18,15 è prevista l’inaugurazione della mostra “Presenze d’Arte Contemporanea” a cura dell’Associazione Minerva Arte, che in estate aveva organizzato nella stessa sede la collettiva “Female. Arte contemporanea al femminile”
La mostra si propone di promuovere e rilanciare il ruolo sociale dell’arte, in un contesto di impoverimento progressivo della partecipazione alla vita pubblica e dei legami interpersonali e sociali, processo che ha “chiuso” in molte occasioni l’arte in spazi autoreferenziali.
Per gli orari di apertura di “Presenze di Arte Contemporanea” è possibile contattare l’associazione Minerva sui suoi canali social.
Un altro appuntamento fisso che sottolinea il legame tra la sociologia e le espressioni contemporanee della creatività.
Il programma completo del Festival è consultabile sul sito ufficiale www.festivaldellasociologia.it