CAPOSEDE DEI VIGILI DEL FUOCO DI CERENOVA, ASSESSORE A LADISPOLI

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Gabriele Fargnoli e il suo doppio ruolo: «Mi batto per la sicurezza».

vigili del fuocoPasso in avanti professionale per Gabriele Fargnoli, nuovo capo sede nel distaccamento dei vigili del fuoco di Cerenova. Titolo certificato giorni fa dal Comando provinciale guidato da Adriano De Acutis. Fargnoli si è arruolato nel corpo nel 1991 e ha un trascorso a Milano, Firenze e Roma. Referente della Federazione Nazionale Sicurezza Cisl, il pompiere si è anche battuto a livello sindacale per cercare di migliorare la situazione gravosa del personale e della mancanza di mezzi adeguati per affrontare le varie emergenze, tra cui l’autoscala.
«Continuerò a lottare – spiega il capo sede di via Fontana Morella – insieme al segretario generale Riccardo Ciofi naturalmente, per ottenere un mezzo fondamentale per il territorio qual è l’autoscala e per migliorare le condizioni lavorative del nostro organico. Su questo non si può davvero mollare la presa, ne va della sicurezza di tutti i cittadini del litorale nord».
Senza autoscala, in caso di necessità come potrebbe essere ad esempio un incendio ai piani alti di un edificio, si deve attenere il prezioso rinforzo da Ostia o dalla Capitale. Il tema è approdato anche nei consigli comunali di Ladispoli e Cerveteri con il punto approvato all’unanimità.
La squadra 26 A di Cerenova, l’unica per altro in servizio, è inserita nel quadro della “sospendibilità”. «Questo significa – aggiunge Fargnoli – che con una semplice chiamata da un’altra località, la squadra dovrebbe partire immediatamente lasciando sguarnite Ladispoli e Cerveteri. Il personale di Cerenova dovrebbe poter contare su almeno una decina di unità in più».
L’amministrazione centrale non ha fornito quell’aiuto che si aspettava per coprire un comprensorio sempre più vasto da Santa Marinella a Focene, passando per Ladispoli e Cerveteri, con una popolazione raddoppiata durante l’estate.
Fargnoli a Ladispoli è diventato assessore alle Politiche sociali. In passato aveva ricoperto il ruolo di consigliere comunale. Tornando ai pompieri le difficoltà si sono viste domenica sera con il violento acquazzone che si è abbattuto sulla costa. Molte case si sono allagate, oltre alle strade, e gli interventi sono arrivati in ritardo perché il personale era impegnato alle Cascatelle per le ricerche di una donna scomparsa. Per persone che avevano chiamato hanno dovuto attendere più del dovuto i rinforzi da altre città, come Bracciano o addirittura Montelanico, ad oltre 100 chilometri di distanza.
La coperta è troppo corta. «È così – ribadisce Riccardo Ciofi – nella caserma dei vigili del fuoco di Cerveteri ci sono 33 unità ma ne servirebbero almeno 12 in più tra capisquadra e vigili operativi che porterebbero anche l’aumento di mezzi e di più squadre contemporaneamente in servizio. Da tempo ci battiamo con l’amministrazione centrale per un potenziamento dell’organico».