Ci conduce nell’area sacra di Pyrgi per una serata ricca di contenuti e fascino. Ancora un successo!
Uno spettacolo unico e irripetibile, anche il vento che soffiava ieri sera ha contribuito, affascinate e antico come l’ho percepito, a rendere magica l’esperienza. Agostino De Angelis e Desirèe Arlotta hanno portato in scena la tragedia di Eschilo in omaggio al luogo che ci ospitava: l’area sacra di Pyrgi, palcoscenico della conferenza-spettacolo “L’Etrusca Pyrgi: da Eschilo a Dionigi I di Siracusa”.
Una regia coinvolgente, la passione degli attori e la professionalità dell’etruscologa Simona Rafanelli, direttrice del Museo Civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia e Laura Maria Michetti, de La Sapienza di Roma hanno regalato al pubblico un momento di puro piacere. Il sito archeologico poi, si è mostrato in tutto il suo fascino confermando vincente l’idea dell’attore e regista De Angelis di portare il teatro là dove la Cultura nasce. Partendo proprio dalle antiche gesta sapientemente narrate dagli autori antichi interpretate affinché anche il pubblico più digiuno se ne innamori. Sì, ieri sera siamo stati letteralmente rapiti mentre il sole calava a picco sul mare.
Non esiste nulla di più bello del tramonto in una sera di fine estate, e non è un caso. La cura dei dettagli di Desirèe Arlotta, presidente dell’associazione ArchèoTheatron, al servizio di un’organizzazione perfetta che rende ogni evento un’esperienza ricca da custodire e di cui parlare. Lo studio del territorio, legato all’amore per la divulgazione della storia rende fruibile anche il luogo più impervio. Come i siti archeologici, mai concepiti come palcoscenico, con tutta la complessità del caso.
Un talento e una serietà nel trattare con rispetto i luoghi, riconosciuti dalla Soprintendenza che apre loro le porte per futuri eventi, riportando le parole di Margherita Eichberg presente nell’area sacra di Pyrgi insieme al funzionario di zona Rossella Zaccagnini. Entrambe hanno ribadito come il progetto culturale del regista risponda appieno alla volontà dell’ente di promuovere il ricco patrimonio presente in Etruria Meridionale. Non solo tutela, bensì apertura verso un pubblico interessato ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenza.
Ieri sera attraverso i racconti delle relatrici Rafanelli e Michetti l’antico porto di Cerveteri ha preso vita con la ricostruzione dettagliata delle usanze della popolazione locale, degli avventori, delle divinità e degli ambienti sacri e commerciali. Dei preziosi oggetti ritrovati a partire dal frontone raffigurante la tragedia de I Sette contro Tebe che Agostino De Angelis porta in scena seguendo l’opera di Eschilo, ispirata al conflitto tra Eteocle e Polinice, i due figli maschi di Edipo e Giocasta.
La rappresentazione a cura degli attori professionisti e degli allievi è stata impeccabile e arricchita dalla performance dei cavalieri Stefano Ercolani, Simona Gennaretti, Tiziano Mancini, Mirko Teloni e Samira Gennaretti. A completare la scena il fascino della danzatrice Zakiyyeh nur. Il supporto dei volontari del GAR è stato determinante per l’ottima riuscita dell’evento.
La campagna di scavi a cura de La Sapienza di Roma è ripresa, sarà possibile in giorni prestabiliti accedere per assistere al lavoro degli archeologi studenti impegnati in due diverse aree del sito, sarà l’occasione per vedere con i propri occhi il suggestivo luogo che Agostino De Angelis e Desirèe Arlotta hanno scelto per noi.