VACANZE E CONFLITTI: PERCHÉ E COME EVITARLI?

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Arrivano le vacanze tanto desiderate.

Il lavoro è agli sgoccioli, la stanchezza fisica e mentale è arrivata al capolinea. Si vuole andare in vacanza. Si immaginano giorni di rilassamento, del dolce far niente, di divertimento, spensieratezza e di ricarica.

Si sono investiti dei soldi per trovare un posto che accontenti tutti e che abbia lo spazio per i bambini. Ecco, finalmente anche i bambini avranno uno spazio tutto loro e i genitori, finalmente, avranno il tempo per una meritata intimità.

Staccare la spina dalla quotidianità, dagli orari, dagli incastri e dagli impegni sono le parole d’ordine. E così le famiglie partono con entusiasmo e con queste aspettative. Arrivano e il villaggio, l’hotel, l’appartamento è come loro avevano immaginato. Tutto perfetto. I primi giorni sono perfetti. Dopo poco, però, arrivano i primi fastidi, le cose che si notano dell’altro e che non si notano molto a casa o non si ha tempo di notare per la frenetica quotidianità.

Si cerca di non dare peso a queste piccole cose, ma ne arrivano delle altre ed iniziano i primi conflitti che, spesso, dilagano. Ecco qua che le aspettative, il sogno si frantumano e si ritorna alla distanza e alla freddezza della quotidianità di tutti gli altri giorni dell’anno. Cos’è successo?

Perché non si possono lasciare a casa le dinamiche di coppia che tanto appesantiscono le giornate?

Iniziamo a guardare la quotidianità della coppia al di fuori della vacanza: molto spesso la coppia si vede un paio di ore la sera e nei fine settimana e, spesso, il sabato e la domenica, ci sono sempre altre cose da fare. Durante la settimana lavorativa i genitori si destreggiano tra lavoro, orari, scadenze, sport ed attività extrascolastica dei figli. Le serate si evolvono in un dopocena all’insegna del pre-addormentamento. In pratica, la coppia al di fuori della vacanza non ha quasi mai momenti per pensare a se stessa.

La coppia passa in secondo, se non ultimo piano: c’è sempre dell’altro più importante o più urgente a cui pensare. In vacanza la coppia viene messa in primissimo piano, i partner ritornano ad una vicinanza h24 e a questo la coppia stessa non è abituata.

Un altro motivo: le aspettative magiche. Si pensa che le vacanze possano cancellare tutto ciò che si è vissuto durante l’anno, come se ci fosse una sorta di bacchetta magica. Le tensioni accumulate durante l’anno, però, non spariscono magicamente ma trovano facile sfogo durante la vacanza quando non c’è altro da fare e il tempo da passare insieme è tanto. In vacanza cambiano i tempi e i ritmi.

Durante tutto l’anno i partner hanno, necessariamente, degli spazi individuali (lavoro) che vengono meno nella vacanza.

Cosa fare per evitare tutto ciò?

Prima di parlare della vacanza, sarebbe utile che le coppie trovino del tempo durante tutto l’anno per loro, per ritrovarsi in momenti dedicati e programmati. Poi, per la vacanza, sarebbe utile abbassare le aspettative magiche e ricordarsi, per esempio, cos’è successo nella precedente (magari si è litigato oppure si sono trovati degli accomodamenti per entrambi).
Secondo, sarebbe utile programmare degli spazi individuali; questo vuol dire volersi bene e rispettare le esigenze di ognuno.
Terzo, sarebbe utile programmare le vacanze nei particolari (quando si è abituati agli incastri, la mente ha difficoltà a cambiare il suo assetto come se fosse un interruttore). Quarto, lasciare da parte cellulari, tablet, pc e iniziare a pensare a riprendere una comunicazione chiara.

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psicologia giuridica
Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta