LEONORUS CARDIACA

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menopausa

LA PIANTA DELLA MENOPAUSA CON IPERTENSIONE

di Aldo Ercoli

La cessazione definitiva dell’ovulazione e delle mestruazioni. In realtà la menopausa comprende clinicamente, il periodo che precede e segue immediatamente la cessazione dei mestrui.

La menopausa naturale, non si accompagna spesso a sintomi patologici (ipertensione, depressione severa). Vi sono però varie modificazioni fisiologiche, somatiche e psichiche. In circa un terzo dei casi si riscontra la sindrome neurovegetativa, la cui più caratteristica manifestazione è data dalle vampate di calore.

Vi possono essere anche, talora, condizioni francamente patologiche come l’ipertensione arteriosa, specie nelle donne steniche, robuste, calorose, oppure forme depressive di una certa entità, specie in quelle più esili, longilinee, freddolose in età giovanile.

Ciò accade perché le gonadotropine (FSH, LH) prodotte dalla “cellula madre” ,l’ipofisi , stimolano invano le ovaia che però non rispondono più al loro appello. Sono in pensione, definitivamente.

L’ereditarietà, entro certi limiti, può svolgere un ruolo di un certo rilievo, non secondario, sia nella sintomatologia clinica che sull’inizio della menopausa: in genere si verifica tra i quarantacinque ed i cinquantacinque anni di età.

Le modificazioni dei caratteri sessuali, si attenuano progressivamente e portano, alla fine, all’atrofia genitale. E’ nella condizione fisiologica, questo il “tramonto rosa”, senza eccessi, della donna. Non sempre è cosi, varia da caso a caso. Il “tramonto rosso fuoco” incendia l’animo femminile, con vampate impetuose, continue, ira, rabbia. Una reattività eccessiva, spropositata. Vi può anche essere un “tramonto oscuro”, buio come la notte, se prevale un forte stato depressivo.

Sono abbastanza frequenti, in ogni caso, modifiche nel comportamento psichico, varia il potenziale cerebrale, si cambia carattere. Restare se stessi in questa fase cruciale della vita?

Accettare dopo lo sbocciare dei fiori, dopo l’esplorazione vitale della giovinezza, questo naturale declino non è facile. E’ questo però il segreto della serenità. Ci sono due piante, doni del mondo vegetale, che ci possono essere di grande aiuto quando l’assenza psicofisica (PNEI) raggiunge i due estremi: il “tramonto rosso fuoco” ed il “tramonto, oscuro, buio”.Nelle caldane impetuose, incessanti, con ansia, agitazione mista a rabbia, senso di soffocamento al collo, intolleranza alle cinture alla vita e rialzo dei valori pressori associo la Leonorus cardiaca (cardiaca), T,M. (Tintura Madre) 30 gtt, 3 volte al giorno con il rimedio omeopatico Lachesis (7 – 9 – 15 30 ch fino ala 200 ch, tutte dosi uniche, a seconda della similitudine).

La Cardiaca vanta una spiccata azione sedativa a livello dell’apparato cardiocircolatorio con vasodilatazione, riduzione dei valori pressori e rallentamento della frequenza cardiaca (si può associare il Crataegus oxiacanta,, il Biancospino, che ha una discreta azione antiadrenergica, riduce l’attività del Sistema Nervoso Autonomo Simpatico).

La Leonorus cardiaca aumenta la diastole ( è la fase in cui il cuore riceve sangue) con miglioramento dell’irrorazione coronarica, più lieve ma più protratta nel tempo rispetto all’Amni Visnaga (simile ai nitroderivati).

E’ chiaro che tutto ciò non può prescindere da un’accurata visita cardiologica, ecg, esami ematici etc. La fitoterapia non guarisce cardiopatie organiche. E nemmeno l’omeopatia. La Cardiaca possiede però un’azione cardioregolatrice, ipotensiva e anche diuretica.

Il suo attuale impiego terapeutico fitoterapico è la sindrome ansiosa ipertensiva in menopausa: 30 gocce di T.M., in un po’ d’acqua, 3 volte al giorno, lontano dai pasti. Negli stati di depressione delle donne “fosforiche” (longilinee, cerebrali, creative, idealiste) in menopausa ho invece sempre utilizzato la Salvia officinalis (Salvia), appartenente anche lei alla famiglia delle Labiate, associando al rimedio omeopatico Sepia (stessa posologia del Lachesis).

Le sommità fiorite della Salvia, oltre che nelle vampate di calore, sono anche utili nell’eccessiva sudorazione (iperidrosi), nella dispepsia e nel regolare il flusso metruale delle giovinette (H. Leclerc. Precis de phytotherapie. Paris 1976). La posologia è di 25 gocce T.M., 3 volte al giorno.

L’associazione fito – omeopatico (Salvia più Sepia) in menopausa è strettamente personalizzata, ed inerente al quadro clinico. Riguarda quel “tramonto buio” delle donne veramente depresse, senza forze (asteniche), ipotese, demineralizzate.