IL DATO IMPIETOSO SULLA SICUREZZA: UN VIGILE OGNI 2MILA ABITANTI

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NONOSTANTE L’ARRIVO DEGLI STAGIONALI PER L’ANCI NE SERVIREBBERO IL DOPPIO.

Sono finalmente operativi i tre gli agenti stagionali per la Polizia locale di Cerveteri. Uno, invece, resterà in pianta stabile con contratto indeterminato. Attualmente risultano 21 i “caschi bianchi” etruschi sotto la direzione del comandante Cinzia Luchetti ma per l’Anci dovrebbero essere almeno il doppio e ben 90 per le normative regionali in base al confronto con la popolazione residente.

Restano quindi impietosi numeri di un organico ridotto all’osso nonostante lo sforzo dell’amministrazione comunale. Per le sigle sindacali di riferimento non si vede mai la luce perché Cerveteri viene bocciata ancora una volta perché in servizio risulta un vigile ogni 2mila abitanti. «A Cerveteri – sostiene Stefano Lucarini agente della municipale e dirigente Ospol (Organizzazione Sindacale Polizia Locali) – nonostante gli sforzi delle amministrazioni comunali e l’ingresso degli stagionali la situazione non è cambiata di molto. Nel 2010 l’organico era rappresentato da 17 unità, ne sono solamente 4 in più dopo 14 anni. I compiti e le funzioni si sono moltiplicate nel corso degli anni, compreso il controllo del territorio e della sicurezza integrata che è diventato complicato in assenza di un’organizzazione riferita alla logistica, strumentazione, software e accesso a banche dati, che ai contingenti numerici di personale impiegati».

Pochi uomini per poter gestire una località immensa, con le sue tante frazioni come Cerenova, Borgo San Martino, Campo di Mare, Valcanneto, Sasso, Furbara e tante altre in 125 km quadrati di superficie e con l’aumento della popolazione in estate (da 40mila ad almeno 80mila residenti). Uno scenario di instabilità che ricade poi sulla gestione del lavoro tra i pattugliamenti vari e i controlli sulla movida, viabilità e incidenti, il mercato rionale, le indagini sull’abusivismo edilizio, le pratiche accumulate in ufficio e il monitoraggio delle tantissime discariche a cielo aperto su strade e marciapiedi.

Il rischio è che si torni ad avere una sola pattuglia in alcuni momenti della giornata anziché due. «È necessaria una riforma della Polizia locale – prosegue Lucarini – della quale il governo ha la delega. Non me ne vogliano giuristi neanche gli addetti ai lavori, ma se non verranno appianate le divergenze e le differenze tra i vari attori che, nel bene o nel male, contribuiscono alla sicurezza tutti i territori, non si andrà molto lontano. Gli agenti di Cerveteri inoltre stanno aspettando una sede idonea per svolgere il proprio lavoro».

C’è poi la questione legata anche alla nuova caserma. L’attuale struttura di via Friuli non è più idonea per gli operatori in servizio ma anche per gli utenti disabili che non possono accedere al primo piano della palazzina dove sono ubicati gli uffici. Alla luce anche di alcuni sopralluoghi degli ispettori dell’Asl di Rm 4. Dei quattro proponenti in gara, tre si sono ritirati, come spiegato dal consigliere comunale Luca Piergentili. Un rebus a tutti gli effetti.