DAI SASSI ALLA PRODUZIONE DEL MELONE, GLI UOMINI E LE DONNE CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA FRAZIONE.
Michele (detto Bruno), Livio, Umberto, Gerardo, Giuseppe, Felicetta, Rosetta, Giuseppe. Due Casette sono loro, giunti in una terra arida in cerca di lavoro intorno agli anni Cinquanta. C’erano solo pietre e la promessa di una casa, così nasce la località che oggi apprezziamo tutti per l’abbondanza di prodotti agricoli, tra cui spicca il melone, per la bella gente che la abita, unita dalla fatica e dalla gioia di vivere.
Ieri si è inaugurata la Sagra del Melone e la fiera dell’agricoltura, una festa che celebra una comunità solida dove i nonni pionieri sono stati i protagonisti e l’agricoltura celebrata come fonte di vita da proteggere dalle insidie moderne.
Cittadini e Istituzioni sullo stesso palco: presente il sindaco di Cerveteri, dalla Regione, Giuseppe Cangemi, i fondatori della cooperativa fra Assegnatari del Sasso. Il regista Agostino De Angelis, quale custode della patrimonio umano di questo fertile territorio è stato un sapiente narratore delle tradizioni di una comunità, a cui non solo appartiene, ma che negli anni ha, (in questo anche lui pioniere) scoperto, ricercato e valorizzato carpendone il valore. E oggi, che il mondo rurale sta godendo di maggiori attenzioni, ha trovato nell’attore un prezioso oratore.
“Questo è il momento più bello della festa, avete scatenato in tutti noi un’emozione, una testimonianza di vita profonda. E mi rivolgo al sindaco, questa testimonianza andrebbe portata nelle scuole.” Così il consigliere Cangemi durante il salotto all’aperto condotto da Agostino De Angelis e Sandro Capitani. Presente l’assessore all’agricoltura Ferri.
Come annunciato dal consigliere Gianluca Paolacci durante l’intervista, i visitatori trovano un villaggio country allegro, vivace dove trascorrere in armonia con la natura tre giorni magici. I parcheggi non mancano, neanche l’ottimo accostamento melone-ceci-rugola.