LA SINDROME DELLA BRAVA BAMBINA E DEL BRAVO BAMBINO

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brava bambina

Alcune persone si pongono nelle relazioni in una modalità particolare che potremmo definire “sindrome della brava bambina o del bravo bambino”.

Le caratteristiche salienti delle persone che adottano questo particolare modo di entrare in relazione sono:
1) cercare di capire quali sono i bisogni emotivi non dichiarati dell’altro e soddisfarli in tutti i modi mettendo in secondo piano o ignorando completamente i propri;
2) avere la mente continuamente focalizzata sull’altro allo scopo sempre di capirne i desideri, le aspettative, di evitarne i rimproveri ed il giudizio con la conseguenza di non porre attenzione ai propri di desideri e bisogni emotivi;
3) “intestardirsi” nella relazione anche quando non è soddisfacente, proprio nell’intento di dimostrare all’altro (nonché a se stessi) quanto si sta facendo per lui/lei e quanto si è “bravi”.

Circa quest’ultimo punto accadrebbe che se il partner è trascurante, anaffettivo o la relazione conflittuale e fonte di infelicità queste persone facciano molta fatica a porvi fine. Gli succederebbe ovvero di continuare a cercare di dimostrare al partner quanto siano persone degne di amore e fiducia e più l’altro le denigra e maltratta più loro reagiscono intensificando gli sforzi (invece di iniziare a considerare se è il caso di portare ancora avanti la relazione) per dimostrare quanto sono perfette: ciò che manca in loro come si può intuire in questi casi è il comprendere che all’altro (il partner) non interessa minimamente quanto loro siano brave e perfette, ma soprattutto manca loro la consapevolezza che un amore “sano” sia tutt’altro.

Quindi questo bisogno di dimostrare all’altro che si è “bravi bambini” diventa così impellente da sottovalutare o non ascoltare le proprie necessità e il proprio senso di benessere/malessere, finendo per non tutelarsi fisicamente e psicologicamente.

E’ questa per esempio una dinamica tipica delle donne che restano in relazioni violente e denigranti. Le origini inconsce della sindrome dell’essere dei bravi bambini – fenomeno statisticamente maggiormente rilevato nelle donne – vanno rintracciate nelle dinamiche familiari infantili di queste persone.

La loro infanzia infatti si caratterizza tipicamente per relazioni familiari in cui forte era il giudizio e forti erano le aspettative sul bambino; il quale veniva riconosciuto e validato nel momento in cui riusciva ad appagare le richieste degli adulti e non nel momento in cui esprimeva le sue caratteristiche di personalità autentiche.

Egli insomma sentiva di essere amato se si comportava come i caregivers (cioè le figure che si prendono cura del bambino e che solitamente sono i genitori) si aspettavano da lui, pena la percezione di essere respinto, rifiutato nella propria individualità ed in sostanza non amato.

Pertanto queste persone potremmo dire che soffrono di una incapacità di porsi nelle relazioni dell’età adulta in un modo diverso da quello che facevano nell’infanzia; ripetono gli stessi schemi relazionali senza rendersene conto.

La consapevolezza di ciò però ha il potere di renderle libere di fare scelte diverse, gli conferisce la possibilità di poter iniziare a padroneggiare queste loro tendenze in modo da non agirle più se ciò non dovesse risultare utile.