La Giannini Automobili lancia un nuovo gioiello

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spettacolo

É un vero Spettacolo.

Alessandro Guarracino

Esclusività, questo è il criterio che ha ispirato Giannini Automobili nel proporre la sua ultima creazione. Casa fondata nel 1917 che vanta 24 titoli italiani di categoria, 12 record del mondo di velocità e 2 titoli mondiali endurance in bacheca. L’automobile è frutto della collaborazione tra la società romana Impero di Fabrizio Grandi, licenziataria del marchio Giannini, e della società torinese Maestri Design del gruppo Maestri di Angelo Vicino, con Paolo Mancini a capo del progetto. 

 

 

Costruita in soli 200 esemplari numerati, che grazie a innumerevoli possibilità di personalizzazione, diventano di fatto duecento pezzi unici, l’automobile è la quintessenza del Made in italy più ricercato.

 

 

 

Con uno stile fatto di pieni e vuoti e una serie di soluzioni oggetto di brevetto, che riguardano i copricerchi monodado in carbonio o le portiere con doppia apertura, classica o a “farfalla”. Partendo dalla base della 500 Abarth con il 1.4 Tjet , abbinabile sia al sequenziale automatico robotizzato che al manuale, grazie all’adozione di turbina, intercooler, airbox e centralina realizzati appositamente, sviluppa 250 CV , e raggiunge i 280km/ora coprendo lo 0-100 in 5 secondi. L’auto sarà proposta al prezzo di 133.000 euro tasse escluse e sarà dotata di certificato di originalità.

Fabrizio Grandi, Ceo di Impero ci tiene a sottolineare che rappresenta un investimento inferiore a quello di una supercar ma lontano dalle sportive più accessibili. Insomma, una instant classic , vera mini-supercar. Non resta che mettersi al configuratore. 

 

 

Il mercato delle auto di alta gamma non è stato mai così florido. Con una platea di potenziali acquirenti che ormai da una ventina di anni è in continuo ampliamento, e una offerta di modelli e marchi (sia di vecchia tradizione, che di recente conio) in continuo aggiornamento. Anche case, una volta di estrema nicchia, registrano numeri produttivi fino a poco tempo fa inimmaginabili. Il segmento appare quanto mai in salute. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. L’unica discriminante per appassionati e/o investitori con adeguato potere d’acquisto potrebbe essere rappresentata dalla esclusività.