UN CAMBIO ANTROPOLOGICO PER IL CONTROLLO SOCIALE. MAURIZIO MARTUCCI, PORTAVOCE NAZIONALE DELL’ALLEANZA ITALIANA STOP 5G, HA PRESO PARTE ALL’EVENTO SALVIAMO LA COSTITUZIONE PROMOSSO A FIRENZE DAL MOVIMENTO 3 V. ECCO IL TESTO DEL SUO INTERVENTO DI PIAZZA SANTA CROCE, PRONUNCIATO DAVANTI A 15.000 PERSONE.
di Maurizio Martucci
Almeno un milione di nuove antenne, limiti soglia d’irradiazione elettromagnetica da far schizzare da 6 a 61 V/m. Satelliti in orbita a coprire le stelle, droni in cielo, automobili senza conducente, case domotiche per elettrodomestici intelligenti, col frigorifero che in piena autonomia che ordinerà per noi. E poi turismo virtuale, posti di lavoro umani sostituiti da robot, didattica robotica nelle scuole, moneta elettronica, credito sociale e riconoscimento facciale per geolocalizzazioni e tracciamenti multipli e continuativi. Mentre si abbattono alberi, sconfessando tutto ciò che è natura e naturale.
VIOLAZIONE DEL CODICE DI NORIMERGA
Qualcuno ha scambiato la Costituzione italiana per un contratto aziendale stipulato dalle multinazionali, qualcuno ha pensato di sostituire il Parlamento con un consiglio d’amministrazione, svendendo la salute pubblica di 60 milioni di cittadini in cambio di un vero e proprio cambio antropologico programmato a nostra insaputa, la mutazione della specie che ci traghetterà nel migliore dei mondi possibili, scelto per noi senza il nostro consenso informato. Il 5G non è solo uno tsunami elettromagnetico senza precedenti nella storia dell’umanità, il 5G non è nemmeno solo una sperimentazione tecnologica a cielo aperto, il 5G è una vera e propria sperimentazione sugli esseri umani, condotta in violazione del Codice di Norimberga, nel dispregio della cosiddetta DEMOCRAZIA AMBIENTALE della Convenzione di Aarhus e delle linee etiche per la tecnologia tracciate dall’UNESCO. Ma soprattutto in barba alla Costituzione. Azienda e società sono infatti due campi della vita totalmente differenti. Il cittadino non è un dipendente dello Stato, ma ne è parte di un bene comune. Da quando è nata l’Alleanza Italiana Stop 5G abbiamo fatto del Principio di Precauzione sancito dall’Unione Europea il nostro cavallo di battaglia, per difendere la salute pubblica. Ma ora è giunto il momento di spingerci oltre, di alzare asticella e tiro, perché il principio di precauzione non è sinonimo di democrazia, né di tutela dei diritti dei cittadini e nemmeno di libertà costituzionali.
IL MODELLO CINA? NO GRAZIE
Per capirlo basta guardare al modello Cina, così tanto caro al Governo Conte ammaliato sulla Via della Seta Digitale: oltre allo standard di radiofrequenze spinte fino alle pericolosissime 60 Ghz, in Cina il 5G è il pilastro del programma di Credito Sociale. Collega dati fiscali, finanziari, giuridici e medici di ognuno, cittadini e aziende. Si basa su algoritmi e intelligenza artificiale. Ognuno viene seguito e tracciato h24 da oltre 200 milioni di telecamere di sorveglianza sparse ovunque, collegate con le antennine wireless che ne monitorano i comportamenti nel riconoscimento facciale. Il credito sociale parte da una quota 10, se fumi dove proibito, se passi col semaforo rosso, se suoni musica ad alto volume o getti carta a terra, perdi punti. Da 10 passi a 8, 5, 4 e così via. Ma perdono punti pure gli oppositori politici, gli indesiderati, gli irregolari, quanti sgraditi al Governo e ai poteri forti. E se il tuo credito sociale arriva alla fine a zero, ti ritrovi senza più diritti, sei senza conto bancario, senza possibilità di usufruire dei mezzi pubblici, senza passaporto, senza più identità e sei finito. E’ come se non esistessi più.
SOVRANITA’ ED AUTODETERMINAZIONE
Sovranità, autodeterminazione, diritti e libertà sono così al cospetto dell’ignoto tecnologico. Un po’ come in questi ultimi mesi, per certi versi, stiamo assistendo alla censura arbitraria e all’oscuramento della vita digitale di persone scomode alle quali gli algoritmi chiudono profili Facebook o video su Youtube, una mannaia di cui ne ha assaggiato la portata persino l’On. Sara Cunial. Una multinazionale privata ha oscurato il video di una deputata del Parlamento italiano che parlava dalla più emblematica sede di rappresentanza popolare come Montecitorio. Queste sono azioni che entrano in conflitto col diritto, si scontrano con le libertà fino a ieri da tutti noi date per assodate, ritenuto il tempo di totalitarismi e dittature confinato ai soli libri di storia. E invece non è così. Le manovre liberticide oggi si insinuano sono sotto mentite spoglie proprio attraverso quegli strumenti spacciati come ineludibile forma di progresso, persino sulla rete nata nell’idilliaco paradigma della libera fruizione e del pensiero plurimo, e invece è proprio lì che avanza la tecnodittatura del wireless, prossima ad un vero e proprio colpo di stato elettromagnetico.
L’ITALIA LIBERA E CONSAPEVOLE
Nonostante un conflitto d’interessi grande come una montagna, il top manager Vittorio Colao è stato messo da Conte a capo di una task force che invece di pensare a risollevare gli italiani dal lockdown lancia a tutto spiano il 5G in Italia. Alleanza Italiana Stop 5G oggi è qui a Firenze come in altre 42 città d’Italia per dire che noi questo non lo vogliamo. Che c’è un’Italia consapevole, libera e democratica che si oppone ad un progetto che, come dice l’emerito biochimico della Washington University Martin Pall, è l’idea più stupida e folle che il genere umana abbia mai concepito nella storia. Non vogliamo il 5G perché rivendichiamo l’art. 31 e 42 della Costituzione, perché vogliamo continuare a vivere da esseri umani. Noi non vogliamo il 5G perché crediamo in una scuola reale e non corremmo mai ritrovare i nostri figli nei panni di cyborg irradiati di elettrosmog. Ci devono dire la verità, ma non lo faranno mai. Perché? Perché questa è la verità.
LA COSTITUZIONE: LA VIA MAESTRA
Abbiamo consegnato 340mila firme al Ministro della Salute, un dossier all’Istituto Superiore di Sanità e 550 Comuni si sono espressi legittimamente per la moratoria in difesa di salute, diritti e libertà di scelta contro l’ignoto tecnologico. Fermare subito, prima che sia troppo tardi, questo vero e proprio attacco all’umanità è la vera posta in gioco della partita 5G. Privacy, diritti, geopolitica, non solo medicina e scienza. E’ la democrazia che fa la differenza su precauzione e innovazione tecnologica, non l’inverso. Solo la COSTITUZIONE può salvarci. Solo il cuore degli italiani ci salverà: vinceremo!
Discorso pronunciato a Firenze in Piazza Santa Croce il 20 Giugno 2020 da Maurizio Martucci, portavoce nazionale dell’Alleanza Italiana Stop 5G.