ROGHI NOTTURNI, CHI BRUCIA I RIFIUTI?

0
1579

A Ladispoli miasmi insopportabili segnalati per l’ennesima volta dagli abitanti. Il comitato Miami incontra la Giunta. Sempre in piedi la pista che porta ai contadini incivili.

 

“Di notte qualcuno continua a bruciare rifiuti tossici”. Non c’è tregua a Ladispoli. Un appello come tanti, troppi, lanciati negli ultimi mesi che fa temere serie ripercussioni sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. E, nello stesso tempo, questo fenomeno ancora irrisolto, spezza il sonno di tantissimi abitanti. L’indice viene puntato in questi giorni ancora una volta contro i misteriosi roghi. Ma la domanda importante è: chi c’è dietro a tutto questo? Possibile che centinaia, se non migliaia di persone, possano percepire un odore così acre quasi ogni benedetta sera? Già la scorsa estate i residenti dei quartieri Miami e Cerreto avevano segnalato più di una volta il problema passando anche alle vie legali con una denuncia ai carabinieri. Il sospetto è che nelle ore serali e notturne ignoti diano alle fiamme plastica o materiale comunque inquinante. Non è quindi da escludere che qualcuno smaltisca illegalmente di rifiuti. Si, ma quali rifiuti? Potature di giardini? Plastica e quindi diossina liberata nell’aria? Difficile pensare a degli incivili che in trasferta arrivino a Ladispoli o Cerveteri per dar fuoco a immondizia varia. Tra i vari sospetti degli investigatori quella di qualche contadino senza scrupolo che anziché smaltire a pagamento nei centri specializzati la plastica utilizzata nei campi, se ne disfa illegalmente e quindi a costo zero, appiccando il fuoco. Ma l’impressione è che non ci sia una pista vera e propria. ll Comitato di quartiere Miami è ha incontrato recentemente l’assessore alla Sicurezza, Amelia Mollica Graziano affinchè anche le istituzioni spronino chi di dovere ad individuare presto i responsabili. Il Comune ha chiesto aiuto a Protezione civile e Guardie ambientali sperando anche nella collaborazione di carabinieri e polizia. Finora i risultati non sono arrivati.