Claudia Campagnola va in scena al Barnum Seminteatro di Roma il 3 febbraio (alle 21.00) e il 4 febbraio (alle 18.00 e alle 21.00)con una commedia ispirata da una poesia scritta da Lavinia Antonietti, sua nonna.
di Felicia Caggianelli
Torna a teatro la solare Claudia Campagnola, diretta da Norma Martelli in una commedia scritta da Tony Fornari sulle note della serenata di Stefano Fresi e Tony Fornari. La commedia si rifà al romanzo passionale di Jorge Amado “Dona Flor e i suoi due mariti” ma è la maestria di Fornari che interviene per rendere il testo più che mai accattivante ai giorni nostri. Parte, infatti, dai testi celebri e li trasferisce nella Roma trasteverina traducendoli sia nel linguaggio sia nella filosofia. È lui stesso a spiegare che “L’intenzione è di portare avanti un percorso di rivalutazione del dialetto romanesco e farne una chiave d’accesso e di rilettura. Ho iniziato tre anni fa con il Prometeo: ne furono spettatori sia amanti della tragedia, sia persone attratte da una proposta leggera”. A vestire i panni di Flora toccherà a Claudia Campagnola, la brillante attrice si ritroverà nei panni di una vedova che dopo un periodo di lutto si risposa con un uomo con una buona posizione. Le cose iniziano a cambiare nel momento in cui Flora si ritrova alle prese con l’attuale marito e con il fantasma del precedente coniuge…Per meglio addentrarci nella commedia teatrale abbiamo intervistato l’attrice Claudia Campagnola e le abbiamo chiesto: Cosa dobbiamo aspettarci da questa commedia? “Credo che l’attesa più bella per uno spettatore sia quella di potersi sorprendere, potersi emozionare, abbandonare per un’ora e un quarto la realtà e lasciarsi coinvolgere dal racconto, in questo testo ci sono tante sfumature di sentimenti, anche risvolti molto divertenti…il pubblico si deve aspettare di essere avvolto dalla magia del racconto”. Quali sono i tratti caratteristici del tuo personaggio? “Flora e’ una donna dei primi anni del 900, trasteverina, semplice, ironica, una donna addolorata che trova una soluzione magica per la sua vita…e la sua realizzazione di donna”. Quanto c’è di Claudia Campagnola in Flora? “Flora potrebbe essere sicuramente una Claudia dei primi del 900, se fossi nata in quell’epoca forse sarei stata molto simile a lei…e’ un personaggio, una storia che mi appartiene molto, il pretesto per il racconto e per la nascita dello spettacolo e’ nato da una poesia sull’amore “nostalgia notturna” che ha scritto Lavinia Antonietti, nonché mia nonna…che aveva sposato mio nonno ma che a quanto pare aveva anche un grandissimo amore platonico con un altro uomo, che sarebbe stato disposto a portarla in America per vivere questo amore. Amore che però rimase solo nei loro due cuori e non vide mai la luce”. Cosa diresti ai lettori per invogliarli a venire a teatro? “Ai lettori dire “vi va di venire a giocare con me ?!” perché questo e’ l’aspetto più bello del mio lavoro… “giochiamo insieme” anche tra sconosciuti come da bambini, quando il gioco ti porta in pianeti mai esplorati”. Qual’è la filosofia che c’è dietro questa commedia? “Flora attraverso l’apparizione del fantasma del primo marito Nino, che appare in tutte le salse e in situazioni a volte molto surreali, ma che chiaramente solo lei può vedere, riesce a trovare un modo per completare la sua vita di donna…la passione e la concretezza, la follia e la ragione, la fantasia e la quotidianità…il testo sembra quasi dire che un uomo non basta a colmare tutti questi aspetti femminili…credo che le donne sappiano trovare dentro di se la realizzazione dei propri bisogni, bisogna partire dall’interrogarsi, comprendersi e dall’amare prima se stessi per poter amare gli altri ed avere un rapporto sano”. Prossimi appuntamenti? “Debutterò il 24 e 25 Febbraio con una nuova commedia “Tutte a casa “ diretta da Vanessa Gasbarri, con Paola Gassman, Mirella Mazzeranghi, Paola Tiziana Cruciani, me e Giulia Rupi debuttiamo al Tor Bella Monaca di Roma facciamo un bel giro nazionale Milano, Torino, Modena e tante altre e torniamo a chiudere la stagione del Teatro Manzoni di Roma dal 24 Maggio al 17 Giugno…non vedo l’ora”.Termina qui la nostra intervista e alla nostra Claudia Campagnola inviamo un grande in bocca al lupo!