26.000 Prove schiaccianti sui pericoli del 5G

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Parla Olle Johansson, tra i più esperti al mondo sui rischi dell’elettrosmog: “Sono molto preoccupato per il futuro dell’umanità.”

di Maurizio Martucci

È intervenuto a Milano nel recente convegno nazionale promosso dall’Associazione Italiana Elettrosensibili. È tra i massimi esperti al mondo sui pericoli dell’elettrosmog nell’interazione con ecosistema ed essere umano: Olle Johansson, ex capo dell’Unità Sperimentale di Dermatologia, Dipartimento di Neuroscienze, Karolinska Institutet, Stoccolma, Svezia, ed ex professore a contratto del RoyalInstitute of Technology di Stoccolma (Svezia), ora è in pensione e a capo del The Institute of Common Sense for Common Sense, Utö. Il testo che segue riporta le dichiarazioni di Johansson sul 5G, tradotte da Giancarlo Ugazio già professore di Patologia Generale presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Torino e altre università americane, dal 2010 componente del comitato tecnico scientifico nazionale nonché Coordinatore Scientifico Nazionale dell’Osservatorio Amianto e sulle Malattie Ambientali.

“Come scienziato e come cittadino, non so se la nuova versione della telecomunicazione senza cavo, il cosiddetto 5G, sia sicura o meno. Né la Federal Communications Commission (FCC), che è un’agenzia indipendente del governo degli Stati Uniti, creata dallo statuto per regolare le comunicazioni interstatali via radio, televisione, filo, satellite e via cavo, né l’American Food and Drug Administration (FDA), che è un’agenzia federale del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, uno dei dipartimenti operativi federali degli Stati Uniti.

Quando il 7 settembre 2018 al Senato del Commercio, della Scienza e dei Trasporti, è stato chiesto dal senatore statunitense Richard Blumenthal l’audizione sul futuro della tecnologia wireless 5G e il loro impatto sul popolo americano e sull’economia del perché c’è una mancanza di qualsiasi ricerca scientifica e dati sui potenziali rischi per la salute della tecnologia 5G, e dove ha anche criticato la FCC e la FDA per le risposte inadeguate sulle questioni di salute pubblica, ha dovuto sottolineare con fermezza che i vettori wireless non riportano alcun studio scientifico indipendente sulla sicurezza del 5G!

Il 15 aprile 2019, il rappresentante (Rep) Peter A. De Fazio, presidente della commissione dei Trasporti e delle infrastrutture del Parlamento, ha scritto una lettera al presidente della FCC, AjitPai, e al commissario della FDA Norman Sharpless, chiedendo informazioni sullo stato della ricerca del governo sui potenziali effetti sulla salute delle radiazioni di radiofrequenza (RF) e la sua relazione con le linee guida della FCC per i livelli di esposizione RF sicuri per l’uomo, alla luce dello stimolo della Commissione a implementare la tecnologia 5G e oltre 800.000 nuove installazioni di antenne negli Stati Uniti, al fine di fornire un servizio Internet veloce al 99 % degli americani entro sei anni.

Il rappresentante De Fazio ha evidenziato che, sebbene la Commissione abbia chiesto di commentare se i suoi orientamenti sulla sicurezza delle radiofrequenze debbano essere rivalutati nel 2013, non sono state prese ulteriori iniziative e gli orientamenti non sono stati aggiornati dopo la loro modifica nel 1996. La lettera di De Fazio chiede dettagli sugli studi condotti sulla salute e quali sforzi siano stati compiuti dalle agenzie per educare e informare il pubblico sulla sua ricerca sulla tecnologia RF/5G.

Ancora una volta, dal punto di vista del consumatore, è ovvio che nulla si trovi negli schedari della FDA o della FCC. Però, in tutto il mondo, ai consumatori/cittadini e ai politici del nostro parlamento è ancora detto, ad es. dalle autorità governative svedesi, norvegesi e danesi, che per le radiazioni sulla salute non vi è alcun motivo di preoccupazione. Scusatemi! Se nessuno – tra cui le americane FCC e FDA – è a conoscenza di studi scientifici indipendenti sulla sicurezza del 5G, allora devo essere molto preoccupato se si tiene conto del fatto che dall’attuale vasta letteratura scientifica, contando più di 26.000 voci rilevanti nei diversi database della letteratura, dagli altri livelli di G, come 2G, 3G e 4G, così come esposizioni simili da torri TV e radio, allarmi per bambini, contatori intelligenti e linee elettriche, è ovvio che dobbiamo procedere con la massima cautela prima di immergere i cittadini e la nostra fauna selvatica in campi elettromagnetici artificiali sempre più potenti.

In pratica, potremmo già mettere gravemente in pericolo le nostre generazioni attuali e quelle future. Il non agire oggi potrebbe domani rivelarsi disastroso, e tale mancanza d‘azione potrebbe di nuovo tradursi nelle classiche lezioni tardive dai primi avvertimenti, o – peggio ancora – lezioni troppo tarde …. E per tutti i dipendenti pubblici – impiegati da varie autorità governative – allettare attivamente il proprio governo e il proprio parlamento deve essere considerato molto seriamente. Io credo che si chiami “alto tradimento” l’impegnarsi in un simile atto, o …? Io, come scienziato, non sono qui per promuovere il profitto o il guadagno economico, ma solo per agevolare e proteggere la salute umana, oltre a proteggere direttamente gli animali, le piante e i batteri. Queste finalità devono essere il mio unico obiettivo, non quello di garantire ai consumatori né ai parlamentari che non vi è motivo di allarme, il che sarebbe una palese menzogna”.

 

L’Alleanza Italiana Stop 5G lancia una nuova campagna nazionale unitaria permanente e di sensibilizzazione sociale promossa per continuare a sostenere la tutela della salute pubblica nella richiesta di moratoria avanzata al Governo. Per tutto il mese d’Agosto 2019 l’iniziativa “Stop 5G, uno striscione su ogni balcone” si prefigge di coprire piazze, vie e strade di città e piccoli centri italiani con slogan per la precauzione e di denuncia contro i pericoli invisibili dell’Internet delle cose. Ogni cittadino consapevole dei gravi e incombenti rischi per umanità ed ecosistema, può spontaneamente aderireesponendo striscioni e bandiere da balconi e finestre della propria abitazione, formando così un’unica catena solidale da nord a sud Italia, isole comprese, per rafforzare l’invito rivolto agli organi decisionalidi fermare subito lo tsunami elettromagneticoa radiofrequenze centimetriche e microonde millimetricheda irradiare ovunque senza soluzione di continuità, previsteun milione di nuove antenne da terra e Wi-Fi dallo spazio, siglati a Roma e L’Aquila gli accordi con l’Agenzia Spaziale per il lancio in orbita di satelliti wireless.Con l’iniziativa “Stop 5G, uno striscione su ogni balcone”, l’Alleanza Italiana Stop 5G intende quindi sostenere anche tutte quelle sempre più numerose amministrazioni locali, tra cui una trentina di Comuni che hanno già approvato azioni legittime ed atti d’indirizzo per la precauzione e la moratoria territoriale, sicuri che soltanto attraverso una capillare circolarità dell’informazione veritiera, libera e senza conflitti d’interessi, suffragata da letteratura biomedica, ricerche aggiornate e studi medico-scientifici indipendenti, possa consentire ai cittadini di assumere una maggiore consapevolezza su un reale rischio che investirà la salute di tutti, nessuno escluso.