ASSALTO VIA SATELLITE SULL’ITALIA, MA A QUALE PREZZO PER LA TERRA E L’UMANITÀ? NIENTE E NESSUNO POTRÀ SOTTRARSI DAL WI-FI, PIANIFICATO OVUNQUE. MENTRE LE ARPA AUTORIZZANO 6.000 NUOVE ANTENNE.
di Maurizio Martucci
«Tim ha fatto un accordo con Eutelsat per offrire anche in Italia la tecnologia del satellite per estendere la banda larga. Abbiamo ordinato una serie di satelliti sull’Italia per attuare un progetto che chiamiamo “Tim ovunque” per arrivare all’inizio del prossimo anno con la banda larga anche nei posti più impossibili».
Così Luigi Gubitosi, l’Amministratore Delegato di TIM intervenuto di recente all’Assemblea annuale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani) per ufficializzare il lancio in orbita dei primi satelliti wireless. Si parte dal nuovo anno, col 2021 l’obiettivo sarà irradiare chiunque e in ogni zona, dalle città alle campagne, dall’alta montagna ai luoghi più sperduti, fino alle località di mare e l’isola più remota.
Non bastavano le installazioni di migliaia di nuove antenne, già autorizzate dalle ARPA regionali in circa 6.000 in tutta Italia, perché adesso l’elettrosmog arriverà pure dal cielo. E l’iniziativa andrà a sommarsi a quelle già programmate dai Comuni di Roma, L’Aquila e Torino che hanno siglato il Memorandum of Intent con l’Agenzia Spaziale Europea, mentre nei piani del Recovery Fund, il Ministero della Difesa prevede il 5G in orbita con una costellazione modulare di 36 satelliti. Si tratta dell’inizio di un escalation che negli Stati Uniti d’America prevede il lancio di oltre 100.000 satelliti, più droni e palloni aerostatici per Wi-Fi e 5G su scala globale. Un’escalation alla quale non si possono però ancora considerare le eventuali flotte di Cina, Russia, India, ignota la quantificazione.
Insomma, sopra le nostre teste sta accadendo qualcosa di straordinario, senza precedenti nella storia, ma con quali ripercussioni per umanità e pianeta Terra?
Partiamo dai dati certi e noti. Non sappiamo il numero di satelliti che complessivamente saranno lanciati in Italia, le prime zone di copertura, la tempistica di lancio, le loro caratteristiche tecniche e il fascio di onde propagate. Non sappiamo se l’industria abbia svolto ricerca sugli effetti per l’ambiente, la salute delle persone e gli animali, né se il Governo italiano eseguirà controlli ambientali. Attualmente quasi 3.000 satelliti sono però operativi in orbita, meno di 1.000 lanciati in USA solo nel 2020° tre differenti quote (340km, 550km e 1150km), ma potrebbero presto diventare più di centinaia di migliaia. Si ritiene che il grande cielo sia in grado di assorbire ogni cosa. Ma non è così.
In sette punti, ecco spiegato il perché col 5G dallo spazio non c’è da stare affatto sereni.
1) DISTRUZIONE DELL’OZONO
«Se non regolamentati, il risultato dei lanci dei missili e satelliti potrebbe essere causa di una distruzione dell’ozono maggiore di quella mai prodotta. Il Protocollo di Montreal ha lasciato fuori l’industria aerospaziale …» afferma Darin Toohey, professore di scienze atmosferiche e oceaniche e di studi ambientali all’Università del Colorado Boulder 2009. È possibile la grave perdita di ozono. Al loro passaggio, i satelliti distruggono fino al 100% dell’ozono. Anche le sostanze chimiche rilasciate e la loro deorbitazione lo distruggono.Il sole trasforma l’ossigeno in ozono nella stratosfera, creando lo scudo di ozono che protegge la Terra. Ma i gas di scarico dei satelliti, l’ossido di alluminio, il vapore acqueo e il carbonio nero si accumulano nella stratosfera e bloccano i raggi del sole, riducendo la creazione di ozono. Nel 2018, l’Ing. Martin Ross (progettoAerospace Corporation) ha calcolato che l’ammontare annuo di carbonio nero e ossido di alluminio è di circa 11.000 tonnellate. E queste nuove mega-costellazioni richiedono un ulteriore lancio anche di centinaia di migliaia di nuovi satelliti.
2)INQUINAMENTO, EFFETTI SUL CLIMA
Alcuni missili bruciano cherosene o metano, un gas serra. Altamente infiammabile, l’ossido di alluminio è spesso usato nei propellenti dei missili. L’inquinamento persiste nella stratosfera per anni prima di scendere a terra. Le particelle di ossido di alluminio e di carbonio nero nella stratosfera intrappolano il caldo generato sulla terra. Una volta lanciati, i vecchi satelliti e missili possono esplodere, riducendosi in frantumi, con la creazione di detriti con frammenti fino a particelle microscopiche. La loro vaporizzazione crea gas tossici e inquinamento da polveri sottili.
3) SMALTIMENTO DEI SATELLITI
L’industria spaziale smaltisce i satelliti non più utilizzabili in due modalità:
a) manovrandoli verso cimiteri permanenti orbitanti – alcune orbite sono così congestionate a causa dei detriti spaziali da non poterle utilizzare
b) deorbitandoli e facendoli esplodere, condizione che causa alti livelli di inquinamento e materiale di ricaduta sulla Terra. L’anno scorso dei detriti in fiamme sono stati causa di incendi in Cile e un satellite Samsung ancora operativo si è schiantato su di un allevamento di cavalli nel Michigan, mentre il suo pallone aerostatico è caduto sulla linea elettrica. Secondo l’Agenzia Spaziale Europea, circa 34.000 frammenti con dimensioni superiori a 10 cm sono già stati identificati.
4) EFFETTI DELLE RADIAZIONI RF SULLA SALUTE
Esiste una percentuale significativa di cittadini particolarmente sensibili all’inquinamento elettromagnetico o la cui vita è legata ad alcuni dispositivi medici, elettromedicali che possono essere impattati dalle onde elettromagnetiche, mentre migliaia di studi a revisione partitaria disponibili in letteratura biomedica dimostrano gli effetti non termici, biologici e dannosi delle radiofrequenze onde non ionizzanti, includendo:
• Aumento di rischio di tumore e possibilità di cancro (IARC-OMS, 2011)
• Aumento dei radicali liberi e stress ossidativo
• Disturbi al ritmo cardiaco
• Danno spermatico
• Mal di testa
• Danni al DNA, al sistema neurologico ed immunologico
• Lesioni alla barriera emato-encefalica
• Elettrosensibilità
• Danni dermatologici
• Variazioni ematiche
• Problemi cognitivi
• Nausea
• Le radiofrequenze millimetriche del 5G sono altamente assorbite dai dotti sudoripari della pelle e dalla cornea dell’occhio con possibili effetti sulla funzionalità cardiaca.Molti studi attestano come anche la flora e la fauna selvatiche, le api, gli uccelli, gli alberi e le piante sono minacciati. Il senso dell’orientamento di api e uccelli, il sistema cognitivo, olfattivo e metabolico delle api ne sono intaccati.
5) INTERFERENZA CON L’ASTRONOMIA, I SISTEMI GPS, E I SATELLITI METEOROLOGICI
La bellezza e l’integrità del cielo è attualmente distrutta dalle flotte di satelliti artificiali, satelliti che interferiscono con l’osservazione astronomica, i sistemi GPS e i satelliti meteorologici. La NASA, la comunità dei meteorologi e l’Unione Astronomica Internazionale hanno espresso preoccupazioni, denunciando i pericoli di interferenza anche nella previsione di cataclismi naturali, nella possibilità che i satelliti possano presto sovrastare le circa 9.000 stelle visibili ad occhio nudo, riducendo drasticamente la nostra visione dell’Universo.
6) INTERFRENZA CON IL CIRCUITO ELETTRICO GLOBALE
Da millenni salute e vita umana dipendono dal naturale circuito elettrico globale che fluisce dall’atmosfera alla Terra attraverso tutti gli esseri viventi. Solo dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, il fondo naturale terrestre è già stato alterato di un miliardo di miliardi di volte dall’elettromagnetismo artificiale. Queste innaturali reti bombardano continuamente l’atmosfera con fasci di onde pulsate a radiofrequenza radio ed elettromagnetica, inquinando il circuito naturale che regola i ritmi del cervello e del corpo.
7) VULNERABILITA’ DELLE ERUZIONI SOLARI
I brillamenti o eruzioni solari, le onde elettromagnetiche pulsate e gli eventi di Carrington (grande tempesta geomagnetica) potrebbero sconvolgere i piani di ingegneria sociale dell’Era Big Data e dell’Internet delle Cose che prevede la connessione simultanea, permanente e ubiquitaria anche di 1 milione di oggetti per chilometro quadrato sul 98% del territorio nazionale per offrire al 99% della popolazione servizi civili e pubblici, sanitari, bancari, commerciali,comunicazione e trasporti (etc).