a cura di Barbara e Cristina Civinini*
SCANDALOSAMENTE INSIEME
Il malinconico Apollinaire si augurava di avere in casa una donna ragionevole, un gatto a passeggio tra i libri, degli amici in tutte le stagioni, senza i quali – diceva – non posso vivere. E aveva ragione: non si sfugge alla malia del felino, animale misterioso e affascinante. Secondo le ultime rilevazione fatte dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) al primo appuntamento con Cosmofarma, a Bologna, nelle famiglie italiane, gli animali d’affezione sono sempre più numerosi e il loro ruolo sociale è sempre più rilevante. Le specie maggiormente diffuse restano i tradizionali cani e gatti, ma negli ultimi anni è sensibilmente cresciuto l’interesse per i cosiddetti animali non convenzionali da compagnia (conigli, criceti, uccelli, rettili ecc.). Anche la domanda di salute e benessere animale è in forte crescita. Il 50% degli italiani ospita un animale domestico in casa e il rapporto con fido e micio è radicalmente cambiato negli ultimi 40 anni.
I cani e i gatti sono passati dal vivere in giardino a stare in appartamento e attualmente il 48% di loro dorme perfino nel letto dei padroni. Questo giustifica l’incremento dell’uso degli antiparassitari – ha spiegato Marco Melosi, presidente ANMVI. Nell’ultimo anno il fatturato dei prodotti per i pet nei supermarket ha sfiorato il miliardo di euro (soprattutto cibi per cani e gatti), mentre in farmacia è stato circa di 323 milioni di euro. Il 40% è assorbito dagli antiparassitari, accompagnati da antibiotici, integratori e medicinali per l’apparato muscolo-scheletrico. Gli specialisti dell’AMVI consigliano di garantirgli spazi adeguati, somministrargli un’alimentazione corretta, conservare il cibo in modo adeguato, organizzare i controlli veterinari almeno una volta l’anno e non solo quando stanno male e non sottoporli a toelettature troppo frequenti.
L’AFFETTO NON SI TASSA
Lo Stato si ricorda dei nostri pet solo quando si tratta di fare cassa. Gli animali domestici sono nel redditometro come gli yacht, e alle cure veterinarie si applica l’aliquota IVA massima, mentre le detrazioni previste sono così basse da rasentare l’irrilevanza. Ed è proprio sull’aspetto fiscale che il Movimento animalista intende richiamare l’attenzione dei cittadini. Secondo l’ex ministro Brambilla, presidente del Movimento, è necessario agevolare e non ostacolare e deprimere, come si è fatto finora, il rapporto affettivo tra proprietari e animali da compagnia.
Il Movimento ha presentato di nuovo un pacchetto di misure specifiche per compensare questa sperequazione, proponendo la riduzione al 4 % dell’aliquota IVA per la vendita al minuto degli alimenti, l’eliminazione dal redditometro degli animali domestici, l’esenzione IVA per le prestazioni veterinarie rese agli animali legalmente registrati e non detenuti a scopo di lucro. Una scelta, quella dell’esenzione totale che, secondo il Movimento, attua davvero il principio dell’”one health”, sancito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, da quella animale e dalla FAO: la salute è una sola, umana e animale.
CON TRENITALIA BIGLIETTO PET A 5 EURO
Io le do una lira di mancia, ma non pago il supplemento perché il mio è un cane da grembo. Chi non ricorda il litigio di Nannarella con il tassista, a villa Borghese, in piazza di Siena, perché le chiede una soprattassa per il suo piccolo amico a quattro zampe? Certo da quel lontano 1953, quando sul grande schermo arrivava Siamo donne, le cose sono cambiate, anche se una vera e propria normativa sul trasporto degli animali da affezione non c’è. In linea di massima il trasporto dei pet sui mezzi pubblici non è vietato. Ogni azienda però decide in proprio, ma con delle regole minime comuni da rispettare. Secondo i casi, i nostri amici a quattro zampe devono essere muniti di guinzaglio e museruola, (DPR 320/1954) o di trasportino. Il ministero della Salute sul suo portale mette a disposizione tutte le informazioni necessarie per il trasporto in aereo, nave, treno e automobile (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?area=cani&menu=viaggiare). Intanto Tenitalia preannuncia un’altra estate all’insegna del rispetto per gli animali.
Ad agosto – si legge sul sito dell’azienda – puoi acquistare il biglietto al prezzo fisso promozionale di 5 euro per portare il tuo cane di qualsiasi taglia al di fuori dell’apposito trasportino, presso le biglietterie e agenzie di viaggio abilitate o chiamando il Call center a pagamento (89 20 21). Per il trasporto dei cani, esclusi quelli dei non vedenti – precisa l’azienda – è necessario avere il certificato d’iscrizione all’anagrafe canina e il libretto sanitario oppure, per quelli dei cittadini stranieri, il “passaporto del cane” in sostituzione di entrambi i documenti. L’anno scorso sono stati venduti 15mila i biglietti a prezzo promozionale. Gli animali di piccola taglia – tiene a sottolineare la LEIDAA – viaggiano sempre gratuitamente su tutti i convogli Trenitalia.
* ENPA Santa Marinella
Colonia felina del castello di Santa Severa
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