A Cerveteri esplode la polemica del crocifisso.
Ad accendere le polveri è stata la decisione della maggioranza di bocciare la mozione presentata in Consiglio comunale dalle partiti di opposizione che chiedeva di dotare le scuole del territorio del crocifisso da appendere nelle classi. Stessa richiesta anche per gli edifici pubblici della città. Una tradizione peraltro antichissima nelle scuole italiane. Ebbene, la maggioranza del sindaco Pascucci ha clamorosamente bocciato la proposta, nonostante come ha ricordato il consigliere comunale ed ex direttore didattico di Ladispoli, Nicolò Accardo, per legge il crocifisso costituisca un arredo scolastico. La maggioranza si è giustificata con riferimenti al laicismo dell’Italia ed alla consapevolezza che ciascun credente dovrebbe celare dentro di se ma senza dimostrarla la propria fede. Aggiungendo anche che la potestà di certe decisioni è legata all’autonomia scolastica.
Sui social è esplosa la polemica, in queste ore stanno arrivando critiche feroci contro il comune che si è assunto questa responsabilità a pochi giorni dal Natale. Durissimo l’intervento del Codacons che annuncia iniziative a tutto campo.
“Siamo amareggiati e perplessi – afferma il coordinatore del Codacons del litorale, Angelo Bernabei- dalla decisione della maggioranza del sindaco Pascucci. Dire no al crocifisso, peraltro in una città a fortissima vocazione cattolica come Cerveteri, è offensivo verso tutti i credenti del territorio. Chi ha paura di esporre il crocifisso nelle scuole e nei luoghi pubblici mostra una miopia amministrativa e politica senza precedenti a Cerveteri. Chiediamo ufficialmente al sindaco Pascucci di fare marcia indietro, permettere l’esposizione del crocifisso a Cerveteri, chiedere scusa a tutti i cattolici della città. Siamo pronti a portare questa vicenda in tutte le sedi”.